Degli ispettori d'igiene hanno segnalato a più riprese una mancata pulizia dello stabilimento di Caudry
PARIGI - Materiali pieni di grasso, ragnatele dal soffitto e muffa sui muri. La fabbrica di Caudry torna nel mirino mediatico. Sotto indagine per omicidio colposo, una sfilza di inchieste sul quadro igienico dello stabilimento effettuate in diversi anni, mostra che le pizze Buitoni congelate erano esposte alla sporcizia già nel 2012.
All'inizio del mese di aprile è esploso in Francia un focolaio di intossicazioni alimentari dovute a pizze contaminate da Escherichia coli. Il batterio era stato rilevato in svariati prodotti da forno surgelati di Buitoni, che fa capo a Nestlé, provenienti da uno stabilimento produttivo di Caudry. Dopo una sessantina di casi e il decesso di due bambini, il ritiro dai negozi della merce a l'apertura di un fascicolo per omicidio colposo, sono saltati fuori diversi documenti stilati da degli ispettori di igiene che mostrano un quadro di una situazione già grave nel 2012.
Secondo le informazioni ottenute dal sito Disclose, e riprese da LeParisien, dieci anni fa «delle larve di falena erano presenti in diversi punti» e nel 2014 venivano rilevate «ruggine» e «muffa». Sei anni dopo, il soffitto era sporco, con alcune tele di ragno che penzolavano, la pittura era scrostata sui muri e i materiali erano sporchi e oleosi.
Nella sala in cui si condivano le basi di impasto, i condotti di aerazione non erano puliti e c'era diversa sporcizia accumulata. Nel 2021, poi, lo stabilimento appariva pulito, ma la situazione è nuovamente peggiorata nel corso dell'anno in modo «importante».