Pesanti critiche, da parte del capo della Polizia del Texas, per l'intervento ritardatario delle forze dell'ordine.
La polizia, secondo quanto rivelato da un'analisi della sequenza temporale, arrivò in 19 minuti. Ma il killer non venne affrontato per più di un'ora.
UVALDE - Diversi agenti della polizia armati di fucili e almeno uno scudo balistico arrivarono sul luogo della sparatoria nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, entro 19 minuti, prima di quanto era precedentemente risaputo. A rivelarlo è la sequenza temporale contenuta nei documenti rivelati dai media locali, che saranno presentati oggi in una udienza pubblica al Senato statale.
Il modo in cui la polizia ha gestito la situazione ha suscitato molte polemiche: gli agenti non hanno affrontato l'uomo armato per più di un'ora, anche se i genitori disperati fuori dalla scuola - dove sono stati uccisi 19 bambini e 2 insegnanti - li esortavano a entrare.
Secondo i media, gli investigatori hanno affermato come le ultime informazioni indichino che gli agenti avevano potenza armata e protezione più che sufficienti per abbattere il killer molto prima di quanto abbiano fatto. Stando a filmati dall'interno della scuola, il killer è entrato da una porta sul retro alle 11.33, ha camminato verso un'aula e ha iniziato a sparare dei colpi prima di barricarsi dentro. Mentre 11 agenti sono entrati nella scuola tre minuti dopo e alle 11.52 è arrivato il primo scudo balistico.
«Un fallimento» - Il capo della polizia del Texas ha criticato con forza la risposta degli agenti alla strage nella scuola elementare di Uvalde definendola, senza mezzi termini, «uno spregevole fallimento». Lo riporta il New York Times.
Parlando davanti ad una commissione speciale del Senato ad Austin, Steven McCraw ha usato parole pesanti accusando le forze di polizia presente sulla scena del massacro alla Robb Elementary di aver «messo la vita degli agenti davanti a quella dei bambini» sottolineando che avevano le forze necessarie per intervenire e fermare il killer dopo pochi minuti. Invece, ha attaccato, hanno aspettato «una chiave che non serviva» per aprire la porta della classe in cui si era barricato Salvador Ramos.