Ne dà l'annuncio il sindaco della città. I russi sarebbero entrati anche nell'impianto Azot
Un altro giorno di guerra. Ieri le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk, nel Lugansk. Una grave battuta d'arresto per Kiev, questa, perché spiana la strada all'avanzata russa, che sta guadagnando terreno ogni giorno nella regione.
Negli ultimi due giorni, oltre 1'000 soldati ucraini sono stati uccisi e altri 800 si sono arresi nella battaglia che vede contrapposte le forze di Kiev da una parte e dall'altra le truppe russe e dell'autoproclamata repubblica di Lugansk vicino a Lisichansk, nell'est dell'Ucraina. Lo ha riferito ieri una fonte della Repubblica filorussa di Lugansk, citata dall'agenzia Tass.
Missili russi ai bielorussi
La Russia fornirà alla Bielorussia missili a corto raggio Iskander-M, tra i più moderni nell'arsenale di Mosca e capaci anche di trasportare testate atomiche. Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin, citato dalle agenzie russe, dopo un incontro a San Pietroburgo con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. «Nei prossimi mesi - ha detto Putin - invieremo alla Bielorussia i sistemi missilistici tattici Iskander-M, che possono impiegare sia missili balistici sia da crociera, un versione sia convenzionale sia nucleare». Putin ha anche proposto alla Bielorussia di ammodernare presso gli impianti in Russia gli aerei da combattimento Sukhoi SU-25 in dotazione alle forze armate di Minsk. (Fonte ats)
Severodonetsk è caduta
Il sindaco di Severodonetsk, Oleksandre Striouk, ha annunciato che i russi hanno il «totale controllo» della città. Il sindaco ha parlato alla televisione ucraina, mentre i separatisti filo-Mosca hanno confermato di aver occupato anche l'impianto chimico di Azot, dove erano rimasti gli ultimi soldati ucraini. Gli oltre 800 civili che si nascondevano all'interno sono stati «evacuati». (Fonte ats)
A Kiev torna il coprifuoco notturno
Nella regione di Kiev è stato reimposto il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino. Lo ha reso noto su Telegram Oleksiy Kuleba, capo dell'amministrazione militare dell'oblast della capitale. «Ricordiamo che il coprifuoco vieta di stare per strada, visitare altri luoghi pubblici, spostarsi in città con i mezzi o a piedi. Con l'eccezione di autorizzazioni specifiche. Chiedo ai residenti di aderire alle restrizioni temporanee per la loro sicurezza. Il nostro obiettivo è consentire il prima possibile il ritorno dei residenti» che sono fuggiti dall'inizio della guerra, ha spiegato. (fonte ats)
Mosca: «Uccisi fino a 80 mercenari polacchi»
La Russia ha reso noto di aver ucciso «fino a 80» combattenti polacchi nel corso di un bombardamento nell'Ucraina orientale. «Fino a 80 mercenari polacchi, 20 veicoli corazzati da combattimento e otto lanciarazzi multipli Grad sono stati distrutti in attacchi con armi di alta precisione contro lo stabilimento della Megatex (produttrice di batterie, ndr) nella località di Konstantinovka», nella regione di Donetsk (est), ha affermato il ministero della Difesa russo in un comunicato. (fonte ats)
Kiev: «Missili su Chernihiv dalla Bielorussia»
Alcuni missili sarebbero stati lanciati dalla Bielorussia in direzione della regione di confine di Chernihiv. Lo ha reso noto oggi l'esercito ucraino. (fonte ats)
Dall'inizio della guerra uccisi 339 bambini
Il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è salito a 339: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 611. Frattanto, la Russia avrebbe lanciato sei missili nell'oblast di Leopoli dal Mar Nero stando a quanto annunciato dal governatore Maksym Kozytskyi. Due dei missili sono stati abbattuti, ha detto, mentre gli altri quattro hanno colpito le infrastrutture militari nel distretto di Yavoriv, ferendo quattro persone. (fonte ats)
Mar Nero, la guerra uccide anche i delfini
Oltre 3 mila delfini nel Mar Nero sono morti a causa dell'invasione russa dell'Ucraina, secondo gli scienziati ucraini che lavorano nella riserva "Tuzlovsky Lymans", un parco naturale nazionale. Lo afferma il Guardian citando il sito indipendente Nexta che riferisce che "il lavoro dei sonar e le esplosioni impediscono loro di trovare cibo" e che i delfini morti sono stati trovati sempre più spesso sulle coste di Bulgaria e Romania, oltre che in Ucraina. (fonte ats)
Severodonetsk e Lysychansk, difese riorganizzate
L'Ucraina sta «probabilmente riconfigurando le sue difese nei settori di Severodonetsk e Lysychansk». Lo scrive l'intelligence britannica, precisando che la decisione è determinata dall'avanzamento delle truppe russe che stanno avanzando.
Mosca ha rimosso alcuni dei suoi generali
Il Cremlino, dagli inizi di giugno, avrebbe rimosso alcuni alti ufficiali dai ruoli di comando operativi della guerra in Ucraina. Si legge nel consueto bollettino dell'intelligence del Ministero della Difesa britannico. «Tra di questi, il comandante delle forze aviotrasportate, il colonnello generale Andrei Serdyukov, e il comandante delle Forze del Sud, il generale Alexandr Dvornikov» che «per un certo periodo era stato probabilmente a comando di tutte le operazioni».