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Ponte Morandi: a quattro anni dal crollo inizia il processo

ITALIAPonte Morandi: a quattro anni dal crollo inizia il processo

07.07.22 - 10:00
Attese alla sbarra 59 persone tra dirigenti, funzionari, tecnici e responsabili passati e attuali di aziende e ministeri
Afp
Ponte Morandi: a quattro anni dal crollo inizia il processo
Attese alla sbarra 59 persone tra dirigenti, funzionari, tecnici e responsabili passati e attuali di aziende e ministeri

GENOVA - A quasi quattro anni dalla tragedia che ha spezzato 43 vite, inizia il processo per il crollo del Ponte Morandi. Il dibattimento si è aperto giovedì mattina alle nove e nei prossimi mesi centinaia di persone, tra imputati, testimoni e parenti delle vittime compariranno davanti alla giuria. Per il procedimento sono state allestite tre aule distinte.

La mattina del 14 agosto del 2018 una sezione del Viadotto Polcevera, o meglio conosciuto come Ponte Morandi, crollava portando con sé decine di veicoli che stavano transitando sulla A10. Centinaia gli sfollati, 43 le vittime e undici i sopravvissuti. La causa dell'incidente: il cedimento strutturale del pilone di sostegno numero 9 e anni di interventi conservativi che avevano tralasciato problemi di fondo emersi già cinque anni dopo l'inaugurazione del Viadotto nel 1967.

Il disastro, dopo quattro anni di indagine e due incidenti probatori, ha portato alla sbarra 59 imputati. Si tratta di dirigenti, funzionari, tecnici e responsabili passati e attuali di Autostrade per l'Italia, di Spea - ossia l'azienda italiana che si occupava di manutenzione e test ai tempi del disastro - del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato. Dovranno rispondere di numerose accuse a vario titolo, tra cui omicidio stradale, omicidio colposo plurimo e crollo doloso. Ma anche di omissione d'atti d'ufficio, omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro, attentato alla sicurezza dei trasporti e falso.

Sono attese in prima udienza 200 parti civili, tra cui anche aziende che hanno visto un crollo del proprio fatturato in seguito all'incidente del 2018. Solo a settembre verranno sentiti i 180 testimoni. Il procedimento si annuncia lungo e impervio e, riporta RaiNews, se la sentenza è attesa entro la prima metà del 2024, c'è il rischio che alcuni reati cadano in prescrizione già nel 2023.

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