La piccola sarebbe rimasta incinta dopo lo stupro e costretta a recarsi in un altro stato per abortire perché illegale
COLUMBUS - È stato arrestato il presunto violentatore di una bambina di dieci anni. L'uomo avrebbe abusato della giovane a più riprese. La storia era rimbalzata su vari tabloid per la sua tragicità: la piccola avrebbe scoperto in seguito di essere rimasta incinta e si sarebbe dovuta recare in Indiana per abortire perché nello Stato in cui vive la pratica è illegale a partire dalle sei settimane.
Tre giorni dopo il ribaltamento della storica sentenza Roe contro Wade un dottore che si occupa di abusi infantili a Columbus, Ohio, avrebbe ricevuto nel suo ambulatorio una bambina di appena dieci anni che sarebbe rimasta vittima di stupro. Durante la visita medica è stato effettuato un test di gravidanza, che sarebbe risultato positivo.
In Ohio l'aborto è illegale, a prescindere dalle motivazioni, dopo la sesta settimana di gravidanza. La bambina si trovava alla sesta. Impossibile procedere. Il dottore avrebbe perciò chiesto aiuto a una collega in Indiana, la ginecologa e ostetrica Caitlin Bernard, che avrebbe subito accettato il caso. Il 30 giugno la bambina si sarebbe quindi recata nello Stato confinante per abortire.
Il presunto aggressore della piccola è stato arrestato. Si tratta del 27enne Gerson Fuentes, ora accusato di stupro di un minore di 13 anni. L'uomo ha ammesso alle autorità di aver violentato la giovane almeno due volte.
Una questione controversa - Parlando di accesso all'aborto e salute riproduttiva, lo scorso venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha preso il caso della bambina come esempio. «Dieci anni, incinta di sei settimane. Traumatizzata. È stata forzata a viaggiare in un altro Stato. Immaginate di essere quella piccola. Forzata a tenere in grembo e a dare alla luce il figlio del suo aggressore. Non riesco a immaginare nulla di più estremo».
Il procuratore generale dell'Ohio Dave Yost ha nel frattempo sollevato dubbi sulla veridicità della storia, dichiarando a Fox News di non aver sentito «nemmeno uno spiffero» in tutto lo Stato. La sua critica si rivolge strettamente all'aborto della bambina: «I dottori dovrebbero sapere che c'è un'eccezione in questi casi» e che sarebbe stata applicata. «Non riesco a immaginare una situazione in cui una giuria in Ohio condannerebbe un medico nel caso di una bambina di 10 anni».
Yost non è l'unico ad aver sollevato dubbi sulla storia pubblicata originariamente da Star. Il Wall Street Journal ha pubblicato il 13 luglio un editoriale in cui parlava di una «favola post-Roe per quelli che vogliono portare al voto in autunno la questione aborto». Veniva inoltre sottolineata l'assenza di prove. Da ieri, però, in appendice all'editoriale è stato aggiunto un paragrafo in cui viene segnalato l'arresto dell'uomo e che l'opinione è stata di conseguenza riscritta. Portali come Vice hanno cercato di contattare il quotidiano della destra economica per chiedere spiegazioni, senza ottenere risposta.