Il lancio di missili durante le esercitazioni cinesi è stato definito «irresponsabile» dalla presidente Tsai Ing-wen
TAIPEI - Gli aerei e le navi da guerra cinesi hanno attraversato la 'linea mediana' dello Stretto di Taiwan nel secondo giorno di esercitazioni militari su vasta scala in risposta alla visita a Taipei della presidente della Camera americana Nancy Pelosi: in una nota, il ministero della Difesa dell'isola ha definito le ultime manovre come «altamente provocatorie».
A partire dalle 11.00 locali (5.00 in Svizzera), «più aerei da guerra e navi da guerra cinesi hanno condotto esercitazioni intorno allo Stretto di Taiwan e hanno attraversato la linea mediana dello Stretto», ha affermato il ministero.
Il monito di Pelosi - Gli Usa «non permetteranno» alla Cina d'isolare Taiwan: lo ha detto la speaker della Camera Nancy Pelosi, a Tokyo per l'ultima tappa del suo tour in Asia. «Potrebbero cercare d'impedire» ai funzionari dell'amministrazione locale «di visitare o partecipare in altri luoghi, ma l'isoleranno impedendoci di viaggiare lì. Abbiamo avuto visite di alto livello, senatori in primavera, visite continue e non permetteremo loro d'isolare Taiwan», ha aggiunto Pelosi, la cui visita a Taipei ha fatto infuriare Pechino che ha lanciato manovre militari intorno all'isola.
Pelosi e il premier Fumio Kishida hanno concordato sull'importanza di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan, mentre la Speaker non ha commentato direttamente le esercitazioni, ma ha ribadito che le sue visite nei Paesi asiatici, tra cui Taiwan, «non riguardavano il cambiamento dello status quo» nella regione. «Riguarda tutti gli atti legislativi e gli accordi che hanno stabilito quale sia la nostra relazione. Avere la pace nello Stretto di Taiwan e far prevalere lo status quo», ha detto.
Pelosi ha parlato dopo aver incontrato Kishida, che ha definito il lancio di missili cinesi un «problema serio che ha un impatto sulla nostra sicurezza nazionale e sulla sicurezza dei nostri cittadini». Tokyo, che ha chiesto la «fine immediata» delle manovre, sostiene che cinque missili sono caduti nella sua zona economica esclusiva. Kishida ha criticato la condotta della Cina che incide gravemente sulla pace e la stabilità della regione, colpendo le ambizioni di un Indo-Pacifico libero e aperto.
La reazione cinese è «clamorosamente provocatoria» - Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito «clamorosamente provocatoria» la reazione cinese. Blinken, parlando all'East Asia Summit in Cambogia, ha affermato che Pechino ha cercato di intimidire non solo Taipei, ma anche i vicini, dopo aver lanciato le manovre militari più grandi di sempre nello Stretto di Taiwan, puntando al cambio dello status quo. Secondo quanto riporta Bloomberg, Blinken, al vertice a cui hanno partecipato anche i ministri degli Esteri cinese e russo, Wang Yi e Sergei Lavrov, ha rimarcato che la visita di Pelosi era pacifica.
Il lancio di missili? «Irresponsabile» - La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha giudicato «irresponsabile» il lancio di missili da parte della Cina vicino alle trafficate rotte internazionali di volo e marittime intorno all'isola. Tsai, in un messaggio di quattro minuti postato nella tarda serata di ieri sul sito dell'Ufficio presidenziale, ha invitato Pechino ad agire con maggiore autocontrollo. Taiwan non alimenterà le tensioni, ma difenderà la sovranità: «Ci sforziamo di mantenere lo status quo attraverso lo Stretto con una mente sempre aperta per dialoghi costruttivi», ha aggiunto Tsai.
Il governo sta lavorando per garantire operazioni sicure nei porti marittimi e negli aeroporti dell'isola, nonché la stabilità dei mercati finanziari, ha aggiunto Tsai. Il discorso presidenziale è maturato dopo che il ministero della Difesa ha confermato che l'esercito cinese ha lanciato 11 missili balistici finiti nelle acque al largo delle parti nord-orientali e sud-occidentali di Taiwan, con alcuni che hanno sorvolato l'isola prima di cadere nella zona economica esclusiva del Giappone. Tsai ha esortato la comunità internazionale a sostenere la democrazia di Taiwan e a opporsi «all'azione militare unilaterale e irrazionale della Cina», aggiungendo che Taipei cerca di lavorare con i Paesi dell'area e i partner democratici di tutto il mondo per mantenere la pace nella regione Indo-Pacifica.
La presidente, che ha messo in guardia la popolazione dalle insidie della guerra dell'informazione avviata dalla Cina con attacchi informatici e la diffusione di false informazioni, ha ringraziato il G7 per aver invitato Pechino ad astenersi da «attività militari aggressive» nello Stretto di Taiwan e per aver ribadito il proprio impegno a garantire la stabilità. Tsai ha chiuso il suo intervento appellandosi all'unità, osservando che il Paese ha sempre superato ogni tipo di sfida.
Singapore Airlines cancella i voli - La compagnia aerea Singapore Airlines annulla i voli per e da Taiwan a causa della «crescente restrizione dello spazio aereo» dovuta alle pericolose esercitazioni militari cinesi nello stretto di Taiwan. «La sicurezza del nostro staff e passeggeri sono la nostra priorità» dichiara il portavoce della compagnia aerea in una intervista con CNA Asia.