«Ha insistito per recarsi a Taiwan senza tener conto delle serie preoccupazioni e della ferma opposizione» di Pechino
PECHINO - La Cina ha imposto sanzioni a carico della Speaker della Camera Usa Nancy Pelosi e dei suoi familiari per la visita fatta a Taiwan. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri.
La Speaker della Camera americana Nancy Pelosi «ha insistito per recarsi a Taiwan senza tener conto delle serie preoccupazioni e della ferma opposizione della Cina, interferendo gravemente negli affari interni della Cina, minando gravemente la sovranità e l'integrità territoriale della Cina». In questo modo, si legge in una nota diffusa dal portavoce del ministero degli Esteri, Pelosi ha «calpestato gravemente il principio della 'Unica Cina'» e ha minacciato «gravemente la pace e stabilità dello Stretto di Taiwan».
In risposta alle sue azioni provocatorie, Pechino «ha deciso d'imporre sanzioni a Pelosi e ai suoi parenti stretti in conformità con le leggi pertinenti della Repubblica popolare cinese», senza però fornire ulteriori dettagli.
Le contromisure cinesi - Il ministero degli Esteri cinese ha annunciato una serie di contromisure in risposta al viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan. Nello specifico, si legge in una nota, c'è la sospensione dei vari meccanismi di comunicazione e di cooperazione Cina-USA, inclusi il dialogo tra i leader militari, i colloqui sul clima, i colloqui sui meccanismi di sicurezza marittima. Inoltre, tra gli otto punti elencati, si sono anche la cooperazione antidroga, i reati transnazionali e l'immigrazione illegale.