«Colpita l'area dello stoccaggio di isotopi radioattivi» nel corso di attacchi ucraini, sostengono i filorussi
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è sempre più esposta alla guerra, con il rischio di un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il nuovo segnale di allarme è arrivato quando l'impianto si è disconnesso dalla rete elettrica ucraina, per la prima volta in 40 anni di attività. Tra le accuse reciproche di Mosca e Kiev c'è anche quella di aver provocato l'incidente con i continui bombardamenti sulla zona. Il collegamento, dopo alcune ore, è stato ripristinato, ma gli esperti temono che di questo passo la sicurezza del sito possa venire compromessa.
La rinuncia dell'Ucraina alla Nato? Non basta più
La rinuncia dell'Ucraina a diventare membro della Nato «non è più una condizione sufficiente per la pace», perché la Russia ora ha bisogno di ulteriori «garanzie di sicurezza». Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, aggiungendo che al momento non c'è stata la necessità per Mosca di ricorrere all'uso delle armi nucleari in quella che i russi definiscono "l'operazione militare speciale" in Ucraina. (fonte ats)
Distrutto un ponte strategico
«Le forze ucraine hanno ucciso 27 invasori, rendendo inutilizzabile il ponte Darivka nella regione di Kherson». Lo ha annunciato il comando operativo ucraino del sud su Facebook, riferisce l'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform. Si tratta di un'infrastruttura strategica che collega due aree controllate dai russi. «Le unità missilistiche e di artiglieria hanno continuato a svolgere attacchi, incluso quello per il controllo del ponte Darivka». (fonte ats)
Distribuite pastiglie di iodio agli abitanti di Zaporizhzhia
Sono state somministrate pastiglie di iodio alla popolazione che vive nelle vicinanze della centrale nucleare di Zaporizhzhia, mentre aumentano i timori che i combattimenti intorno al complesso possano innescare una catastrofe nucleare. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian che cita i residenti. Le compresse di iodio - precisa l'agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP) - sono state distribuite nella città di Zaporizhzhia, controllata dall'Ucraina, a circa 45 chilometri dall'impianto. (fonte ats).
Zaporizhzhia, «colpita l'area dello stoccaggio di isotopi radioattivi»
Quattro obici di artiglieria ucraini hanno colpito oggi l'area dello stoccaggio di isotopi radioattivi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto denunciato dalle autorità municipali di Energodar, la città controllata dalle truppe russe dove sorge l'impianto. Lo riferiscono le agenzie russe. Le stesse fonti affermano che non vi sono state fughe radioattive. (fonte ats)
Tallin: il Comitato militare della Nato si riunirà in Estonia
La più alta autorità militare della Nato, il Comitato militare, si riunirà a Tallinn in Estonia dal 16 al 18 settembre 2022. La conferenza vedrà come ospite il tenente generale Martin Herem, capo delle forze di difesa estoni, annuncia una nota. Durante il Comitato militare Nato i capi della difesa discuteranno gli sviluppi strategici militari all'interno dell'Alleanza, e affronteranno l'attuazione delle decisioni adottate durante il vertice Nato di Madrid sulla deterrenza e la difesa. Discuteranno poi delle operazioni, missioni e attività in corso, tra cui le missione in Iraq e in Kosovo (Kfor). Per la prima volta, parteciperanno come invitati, i capi della difesa di Finlandia e Svezia. Il Comitato si riunisce due volte all'anno presso il quartier generale della Nato a Bruxelles e una volta all'anno in uno Stato membro alleato. (fonte ats)
Una nuova rotta per i cereali
Entra in funzione da oggi una nuova rotta per l'esportazione dei cereali dall'Ucraina. Lo ha reso noto la delegazione dell'Onu presso il centro di Istanbul che coordina il passaggio delle navi che trasportano i cereali attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero. Secondo il comunicato, il nuovo percorso facilita la pianificazione delle spedizioni ed è più breve di quello utilizzato precedentemente, inaugurato l'1 agosto dopo un accordo raggiunto a fine luglio tra Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite che ha sbloccato l'esportazione di grano e prodotti alimentari simili bloccati nei porti ucraini per mesi in seguito all'invasione russa. In mattinata, altre quattro navi hanno lasciato i porti ucraini cariche di cereali, ha fatto sapere il ministero della Difesa di Ankara. Secondo il ministro delle Infrastrutture di Kiev Oleksandr Kubrakov, da quando le esportazioni sono state sbloccate, 39 navi con un carico complessivo di 850mila tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato i porti dell'Ucraina. (fonte ats ans)
Zaporizhzhia: l'elettricità è presente solo in zone occupate
Un funzionario filorusso, Vladimir Rogov, sostiene che, a causa di quelli che lui definisce attacchi delle forze armate ucraine a Energodar, al momento sarebbero state interrotte tutte e quattro le linee di fornitura di energia elettrica dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia verso il territorio ucraino controllato dalle autorità di Kiev. Lo riporta l'agenzia Tass citando una dichiarazione di Rogov alla tv statale russa. Secondo la fonte, la situazione nella centrale è sotto controllo e viene fornita energia alle zone dell'Ucraina occupate dalle truppe russe. Mosca e Kiev si accusano a vicenda di attacchi nella zona della centrale. (fonte ats)
Bielorussia: Lukashenko ribadisce che fa sul serio
Durante un incontro a San Pietroburgo il 25 giugno scorso tra Lukashenko e il presidente russo Vladimir Putin, quest'ultimo aveva annunciato la consegna alla Bielorussia di missili Iskander, capaci anche di trasportare testate nucleari, e aveva proposto alla Bielorussia di ammodernare presso gli impianti in Russia gli aerei da combattimento Sukhoi SU-24 in dotazione alle forze armate di Minsk. Ricordando quel colloquio, Lukashenko ha detto: «Pensavate che lo dicevamo tanto per dire? Tutto è pronto». (fonte ats)
Bielorussa: Lukashenko ha dichiarato di essere «pronto a portare armi nucleari»
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che sono stati ultimati i lavori di adeguamento con l'aiuto della Russia sui bombardieri di Minsk per renderli capaci di trasportare bombe nucleari e così poter rispondere a eventuali minacce dall'Occidente. I Paesi occidentali «devono capire che nessun elicottero o aereo potrà salvarli se daranno vita a un'escalation», ha affermato Lukashenko, citato dall'agenzia statale Belta. (fonte ats)
Zaporizhzhia: i russi intralciano l'operazione dell'Aiea
Le forze russe stanno cercando d'impedire a una missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) di raggiungere la centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata da Mosca: lo ha detto Lana Zerkal, consigliere del ministro dell'Energia ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. (fonte ats)
Dnipropetrovsk: l'attacco alla ferrovia ha «scioccato» Berlino
Il governo tedesco «condanna fermamente» l'attacco russo alla stazione ferroviaria di Dnipropetrovsk che ha colpito la popolazione civile nella giornata dell'indipendenza. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino. «Siamo scioccati dall'alto numero di vittime di civili provocato dall'attacco, fra cui anche tanti bambini». La Russia deve «interrompere ogni attacco ai civili e attenersi alle regole del diritto internazionale» ha aggiunto Hebestreit. (fonte ats)
Zaporizhzhia: «non si segnalano problemi di sicurezza»
«La linea di alimentazione della centrale al sistema energetico ucraino è stata ripristinata e sono i corso i lavori per predisporre il collegamento alla rete delle due unità di potenza», i reattori, si aggiunge su Telegram. Viene inoltre detto che non si segnalano problemi al sistema di sicurezza e che la centrale riceve l'energia necessaria al suo fabbisogno interno «attraverso una linea proveniente dal sistema elettrico ucraino». (fonte ats)
Zaporizhzhia: «ripristinata» la linea elettrica
Il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai soldati russi, è al lavoro per ricollegare i due reattori funzionanti alla rete elettrica ucraina. Lo ha reso noto stamane Energoatom, aggiungendo che è stata «ripristinata» la linea elettrica che era saltata ieri a causa d'incendi provocati da bombardamenti di cui Kiev e Mosca si sono accusati a vicenda. il ricollegamento di due dei reattori su sei è avvenuto alle 14.04 locali, era mezzogiorno in Svizzera.(fonte ats)
Zaporizhzhia: cadono missili non lontano dalla centrale
Cinque missili hanno colpito la comunità di Marhanets non lontana dall'impianto nucleare di Zaporizhzhia e dieci colpi di artiglieria pesante hanno colpito la vicina comunità di Chervonohryhorivka. Inoltre, più a nord, sono stati colpiti due villaggi nel distretto di Synelnykove. Le forze russe, infine, hanno preso di mira i villaggi di Zelenodolsk e Shyroke nel distretto di Kryvyi Rih. Per il momento non si segnalano feriti o vittime. (fonte ats)
Dnipropetrovsk: nove attacchi russi nella notte
Le truppe russe hanno lanciato la notte scorsa nove attacchi nella regione di Dnipropetrovsk, nel sud dell'Ucraina: lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform. «Una notte con nove bombardamenti. Tre distretti hanno subito il fuoco nemico. L'esercito russo ha bombardato i distretti di Nikopol, Synelnykove e Kryvyi Rih per cinque volte la scorsa notte, utilizzando i (missili) Grad e l'artiglieria pesante», ha scritto Reznichenko sottolineando che fino a 1'000 abitanti sono rimasti senza corrente elettrica. (fonte ats)
Sono più di 40'000 i soldati russi uccisi dall'inizio del conflitto
Circa 46'250 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 234 caccia, 202 elicotteri e 834 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1'936 carri armati russi, 1'040 sistemi di artiglieria, 4'251 veicoli blindati per il trasporto delle truppe oltre a 15 navi e 196 missili da crociera. (fonte ats)
Chaplyne: la risposta di Mosca alla resistenza di Kiev
Sotto gli ordini di Shoigu, ministro della Difesa russo, le forze che operano in Ucraina hanno «ripetutamente mancato le tempistiche operative pianificate» ed è molto probabile che Shoigu e il presidente Putin abbiano licenziato almeno sei generali dall'inizio dell'invasione. Nel giorno in cui Shoigu ha parlato, conclude l'intelligence, un missile balistico russo SS-26 Iskander a corto raggio ha colpito un treno nella città di Chaplyne, uccidendo decine di persone e almeno due bambini: un attacco, questo, che evidenzia secondo Londra la volontà della Russia di causare danni collaterali quando ritiene che c'è un vantaggio militare nel lancio di attacchi missilistici o con fuoco di artiglieria. (fonte ats)
Ucraina: Kiev tiene in stallo Mosca
L'offensiva militare russa in Ucraina è in una fase di stallo a causa della scarsa performance dei generali sul campo e della forte resistenza degli ucraini: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Il 24 agosto scorso il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha detto che Mosca sta rallentando il ritmo della sua campagna militare per ridurre le vittime civili, ricordano i servizi di Londra nel rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa sottolineando che questa affermazione è «quasi certamente una disinformazione deliberata». (fonte ats)
Zaporizhzhia: incendio vicino alla centrale nucleare
Un incendio boschivo è scoppiato nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rendono noto le autorità locali, citate dall'agenzia russa Tass. «Foreste stanno bruciando nell'area della centrale nucleare», ha scritto su Telegram un membro del consiglio dell'amministrazione militare-civile regionale, Vladimir Rogov, allegando immagini satellitari che mostrano il fumo nell'area vicino all'impianto. Ucraina e Russia si accusano a vicenda dei continui bombardamenti registrati nella zona della centrale nucleare. (fonte ats)
Kiev: oltre 30 mila i crimini di guerra commessi dai russi
La Russia ha commesso oltre 30'000 crimini di guerra e 14'000 crimini contro la sicurezza nazionale in Ucraina dall'inizio dell'invasione del Paese lo scorso febbraio: lo ha reso noto oggi l'ufficio del Procuratore Generale ucraino in un post su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform. I procuratori ucraini hanno registrato 30'097 crimini di guerra e 14'038 crimini contro la sicurezza nazionale. (fonte ats)
Il ministero degli Affari esteri ucraino ha definito «ingiuste» le dichiarazioni rilasciate dal Pontefice
Il 25 agosto il Nunzio Apostolico in Ucraina Visvaldas Kulbokas è stato invitato al Ministero degli Affari Esteri d'Ucraina - riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede - a esprimersi riguardo alle parole di Papa Francesco, pronunciate durante l'udienza generale del 24 agosto, Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina e giorno che coincide con sei mesi dall'invasione armata su vasta scala della Russia in Ucraina. Il Ministero degli Affari Esteri d'Ucraina ha anche richiamato l'attenzione del Nunzio Apostolico sul fatto che, «dall'inizio dell'invasione su vasta scala della federazione russa in Ucraina, il Pontefice non ha mai prestato particolare attenzione alle vittime specifiche della guerra, tra cui 376 bambini ucraini morti per mano degli occupanti russi». «Il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha espresso la speranza che in futuro la Santa Sede eviti dichiarazioni ingiuste che causano delusione nella società ucraina», riferisce l'ambasciata. (fonte ats)
Gli ucraini sono rimasti delusi dalle parole del Papa
«L'Ucraina è profondamente delusa dalle parole del Pontefice, che confrontano ingiustamente l'aggressore e la vittima. Allo stesso tempo, la decisione di Papa Francesco di menzionare nel contesto della guerra russo-ucraina la morte di una cittadina russa sul territorio della Russia, con la quale l'Ucraina non c'entra niente». È quanto ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Nunzio a Kiev, mons. Visvaldas Kulbokas. Lo riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede. (fonte ats)
Donetsk: due civili uccisi dalle bombe
Due civili sono morti e altri sei sono rimasti feriti ieri durante gli attacchi delle forze armate russe nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. Lo riporta Ukrinform. «Il 25 agosto i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk: a Siversk e Zelenopillia. Altre sei persone sono rimaste ferite», ha scritto Kyrylenko. (fonte ats)
Sono 376 i bambini uccisi dall'inizio dell'invasione
Almeno 376 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto su Telegram l'ufficio del Procuratore Generale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. I bambini feriti sono almeno 733. (fonte ats)
Zelensky: «Sull'orlo di un disastro nucleare»
La Russia «ha portato l'Ucraina e il resto d'Europa sull'orlo di un disastro nucleare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio serale citato dai media di Kiev. L'Ucraina «sta facendo tutto il possibile per evitare una catastrofe nella centrale di Zaporizhzhia», ha sottolineato Zelensky. (fonte ats ans)