Ha aperto il fuoco all’interno dell'asilo nido prima di uccidersi. Tra le vittime la moglie, il figlio e 25 bambini.
BANGKOK - La Thailandia è in stato di shock dopo la sparatoria, per mano di un ex-poliziotto, avvenuta questa mattina all’interno di un asilo nido nel nord-est del Paese. Almeno 38 persone, tra cui 25 bambini dell'età di due anni, sono state uccise. Il bilancio è aggravato da oltre una dozzina di feriti, tra cui otto figurano in gravi condizioni.
Una follia - Le prime informazioni rilasciate dalla polizia permettono di ricostruire parzialmente il momento di follia. Un uomo armato di pistola e coltello è entrato nell’edificio scolastico, verso le 12.30, aprendo il fuoco, prima sugli insegnanti all’entrata dell’asilo e in seguito sui bambini all’interno delle classi.
Le testimonianze - «Inizialmente pensavamo che si trattasse di fuochi d’artificio», confessa Jidapa Boonsom, un funzionario distrettuale che ha raccontato il momento del dramma. I video pubblicati sui canali social mostrano scene inquietanti di bambini distesi a terra in una pozza di sangue, coperti con teli di stoffa.
«L'assassino è andato a cercare suo figlio di due anni all'asilo, ma il bambino non c'era. Ha iniziato a sparare e ad accoltellare le persone che incontrava», ha detto il maggiore Paisan Luesomboon, portavoce della polizia.
«Ho visto il killer di fronte a me» - Un'insegnante dell’asilo dove si è consumata la tragedia ha confidato alla televisione thailandese che il figlio dell’assassino era un allievo normale. Il padre era solito accompagnare il figlio all'istituto scolastico. A seconda della professoressa, sembrava molto educato.
Prima dell'attacco, ha raccontato di aver sentito un forte scoppio simile a un fuoco d'artificio. Due colleghi sul pavimento le hanno fatto segno di mettersi al riparo. Ha detto poi di aver visto l'uomo armato che camminava verso di lei.
La donna è riuscita a fuggire in un'aula con altri due colleghi e hanno chiuso la porta a chiave. Malgrado l'aggressore abbia tentato di sparare all'interno della stanza, l’insegnante è risuscita a salvarsi.
Il killer - L'uomo, uscito dalla scuola, si è poi precipitato in direzione della sua abitazione, investendo diversi passanti. L’uomo si è infine tolto la vita dopo aver ucciso anche la moglie e il figlio. L'assassino, il 34enne Panya Kamram, era un ex poliziotto che era stato licenziato l'anno scorso per essere risultato positivo a un test-antidroga.
Secondo i media thailandesi l'uomo aveva un problema di dipendenza da metanfetamine. La polizia crede che nel momento della pazzia l'uomo fosse sotto l'effetto della sostanza stupefacente. Il processo contro l'ex agente sarebbe dovuto iniziare proprio domani.
I messaggi di condoglianze - Il primo ministro Prayuth Chan-ocha si è detto scioccato per l'accaduto e ha espresso il suo cordoglio per i parenti delle vittime attraverso un post su Facebook. «Le mie più sentite condoglianze alle famiglie in lutto. Tutti i servizi di urgenza della polizia e dei soccorsi medici disponibili si trovano ora sul luogo della tragedia per soccorrere i feriti».
Il primo ministro ha inoltre annunciato di aver avviato un'indagine per fare chiarezza su come si è potuta verificare la tragedia.