Il viaggio del trekker Santiago Sánchez ha subito una spiacevole interruzione. Mobilitata l’ambasciata a Teheran.
TEHERAN - Il trekker spagnolo Santiago Sánchez, di cui non si hanno notizie da tre settimane, sarebbe stato arrestato mentre si trovava in Iran.
Lo si apprende da notizie, ancora non confermate ufficialmente, apparse sui social media secondo cui Sanchez sarebbe stato visto tre settimane fa nel Kurdistan iracheno mentre l'arresto sarebbe avvenuto a Saqqez, la città della 22enne Mahsa Amini morta dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.
L'uomo era impegnato in un viaggio a piedi che, attraversando 15 Paesi, lo avrebbe dovuto portare in Qatar per i Mondiali di calcio. Secondo indiscrezioni dei media Sanchez sarebbe stato trasferito a Teheran mentre, per ora, non ci sono state reazioni ufficiali.
Ex militare, 40enne, residente nella regione di Madrid, il trekker Santiago Sánchez era partito dalla Spagna all'inizio del 2022 per viaggiare a piedi fino in Qatar, dove si giocheranno i prossimi mondiali di calcio, secondo quanto raccontano i media iberici. In questi mesi, l'avventuriero (che già in passato aveva affrontato almeno un'altra esperienza di viaggio simile) ha mandato aggiornamenti costanti attraverso il suo profilo Instagram; l'ultimo suo post risale tuttavia a fine settembre, quando Sánchez aveva reso noto di trovarsi al confine tra Irak e Iran.
Nei giorni successivi, la mancanza di notizie su di lui hanno iniziato ad allarmare parenti e amici, che si sono messi in contatto con le autorità.
«Il Ministero degli Esteri riporta, puntualmente, le informazioni in suo possesso sullo spagnolo che si stava dirigendo a piedi a Doha. L'ambasciata a Teheran mantiene contatti con le autorità iraniane per verificare le informazioni rispetto a dove si trovi e per potergli fornire immediata assistenza consolare», affermano all'agenzia italiana ANSA fonti diplomatiche spagnole, che non confermano per ora le notizie provenienti dall'Iran, secondo cui Sánchez sarebbe stato arrestato.
«L'ambasciata mantiene contatti permanenti con le autorità iraniane da quando è stata resa nota la scomparsa», si limitano ad aggiungere le stesse fonti.