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RUSSIALo "stretching" delle armi nucleari di Putin

26.10.22 - 16:40
Mosca ha avviato oggi le manovre Grom. Tra i test anche il lancio di un missile Yars «in risposta a un attacco nemico»
Reuters
Il momento del lancio di un missile Yars dal cosmodromo di Pleseck durante l'esercitazione.
Il momento del lancio di un missile Yars dal cosmodromo di Pleseck durante l'esercitazione.
Lo "stretching" delle armi nucleari di Putin
Mosca ha avviato oggi le manovre Grom. Tra i test anche il lancio di un missile Yars «in risposta a un attacco nemico»

MOSCA - Anche un'esercitazione militare può contribuire a soffiare sul fuoco dell'escalation se a condurla è una nazione che si trova attualmente in guerra con un altro paese e, indirettamente, anche con l'Occidente. Ed è quanto ha fatto la Russia che, nel rispetto di quanto aveva programmato, ha dato il via questa mattina alle cosiddette manovre "Grom". In italiano, Tuono. E in queste ha trovato spazio la simulazione di un «massiccio attacco nucleare, condotto dalle forze strategiche» del Cremlino «in risposta a un attacco nucleare nemico». Parola del ministro della Difesa, generale Sergei Shoigu.

A riferirlo è l'agenzia statale russa Tass, che spiega inoltre come nell'esercitazione siano stati lanciati anche un missile balistico intercontinentale Yars (vedi foto), dal cosmodromo di Pleseck, e un missile balistico Sineva, dal Mare di Barents fino al sito di test di Kura, nella Kamchatka. Il tutto sotto gli occhi del presidente Vladimir Putin, che ha assistito da remoto. Se è vero che le manovre rientrano nella routine programmata di Mosca, lo è altresì il fatto che queste scandiscono una fase della guerra in Ucraina in cui da giorni si parla delle cosiddette "bombe sporche". Delle presunte operazioni false-flag che potrebbero vederle impiegate. E, sullo sfondo, c'è sempre quello spettro nucleare al contempo improbabile e possibile.

Ecco che quindi, al "fare stretching" dell'intera macchina bellica al servizio di Putin - seppur «notificato» agli Stati Uniti, come da prassi - viene corrisposto un generale stato di allerta amplificato da parte delle cancellerie occidentali. Mosca, ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, «sta rispettando i suoi obblighi di controllo e di trasparenza sugli armamenti». Tutto nella norma quindi. Eppure la tensione continua a salire.

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