Ripristinato il collegamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia con le linee elettriche esterne
Uno scontro inevitabile. Sono le parole usate da Vladimir Putin nella giornata di venerdì per descrivere il conflitto attualmente in corso in Ucraina. «Se a febbraio non fossero state intraprese azioni appropriate da parte nostra, tutto sarebbe stato lo stesso, solo da una posizione peggiore per noi». «Continuano i tentativi di toglierci il terreno sotto i piedi, ma è impossibile togliere al Paese le vittorie ottenute dai nostri antenati».
Nel suo discorso serale, Zelensky ha affermato di essere pronto alla pace, ma di nutrire dubbi sulla volontà di Mosca di arrivare a un negoziato. «Quando qualcuno pensa ai negoziati, non cerca il modo di ingannare tutti intorno a lui per mandare decine o centinaia di migliaia di persone in più nel tritacarne».
Centrale di Zaporizhzhia ricollegata alla rete elettrica
Le linee elettriche esterne sono state ripristinate alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia due giorni dopo che si era interrotta l'erogazione di energia elettrica esterna a causa dei bombardamenti russi. Lo ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Ukrinform ricorda che ieri, intorno alle 22, è stata ristabilita l'alimentazione a 750 kV a tutte e sei le unità della centrale e gli otto generatori diesel di emergenza in funzione sono stati spenti e messi in modalità stand-by.
La linea da 750 kV fornisce quindi ancora una volta l'elettricità necessaria ai sei reattori della centrale per il raffreddamento e altre funzioni essenziali di sicurezza nucleare. (fonte ats)
L'Iran mente anche dopo l'ammissione
Nell'ammettere di aver fornito droni alla Russia in numero limitato e prima dell'inizio della guerra in Ucraina, l'Iran «ha mentito». È l'accusa lanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. A Teheran «hanno deciso di ammettere di aver fornito droni per il terrore russo. Ma anche in questa confessione, hanno mentito. Abbattiamo almeno dieci droni iraniani ogni giorno e il regime iraniano afferma di averne dati pochi e anche prima dell'inizio dell'invasione. Solo ieri sono stati distrutti 11 droni Shahed», ha dichiarato Zelensky, citato da Ukrinform. (fonte ats)
Aereo da trasporto con armi iraniane?
L'Iran ha inviato a Mosca un aereo da trasporto con sospette armi per la guerra russa contro l'Ucraina. A denunciarlo è il quotidiano tedesco Bild sul proprio sito web. Secondo quanto riferito, l'aereo cargo Ilyushin Il-76 è decollato da Teheran giovedì mattina ed è atterrato al terminal merci dell'aeroporto Vnukovo di Mosca intorno a mezzogiorno. Due foto provenienti da fonti anonime mostrano il velivolo durante lo scarico. Nelle foto, si può notare che i carrelli elevatori spostano pallet con scatole di grandi dimensioni verso un hangar. (fonte ats)
Il saccheggio russo di Kherson
Ambulanze, trattori e auto. Ma anche archivi, dipinti e sculture. Sono parte del bottino di guerra portato via dai saccheggi delle truppe russe a Kherson, secondo quanto riporta il Guardian. Anche le ossa dell'amico e amante di Caterina la Grande, Grigory Potemkin, sono state trafugate da una cripta nella cattedrale di Santa Caterina. I soldati russi stanno trasportando tutto attraverso il fiume Dnepr, sulla riva sinistra della regione di Kherson, riferisce il quotidiano britannico. Ieri, il Museo d'arte di Kherson ha denunciato in un post su Facebook che dal 31 ottobre al 3 novembre, «le 'autorità' occupanti hanno portato al museo da tre a quattro dozzine di persone, che hanno portato via opere d'arte e attrezzature per ufficio». I dipinti «non erano imballati in un modo speciale per il trasporto, ma avvolti in stracci», afferma il museo sul post. (fonte ats)
Odessa ha votato per smantellare il monumento a Caterina II
La guerra della Russia contro l'Ucraina passa anche dalle statue simbolo della storia dei due Paesi. La popolazione della città portuale ucraina di Odessa ha votato in una consultazione online per smantellare il monumento che raffigura l'imperatrice russa Caterina II, in un gesto di protesta contro l'invasione di Mosca. A settembre, la statua è stata imbrattata con vernice rossa, mentre il mese scorso è stata coperta con un cappello da boia. Sul destino del monumento è stata realizzata una votazione sulla piattaforma Publicly Active Citizen, e la maggioranza ha scelto per la rimozione della statua da piazza Kateryninska. Sulla questione ora dovrà votare il consiglio comunale di Odessa. (fonte ats)
Ucciso un combattente australiano
Un australiano soprannominato "Ninja" è rimasto ucciso mentre combatteva le forze russe in Ucraina. Trevor Kjeldal, 40 anni, del Queensland, è deceduto mercoledì in azione nella regione ucraina di Lugansk, riporta il Sydney Morning Herald. Secondo quanto riferito dal media australiano, Kjeldal ha trascorso mesi nelle foreste in Ucraina con un battaglione di stranieri, nonostante non avesse legami con il Paese o precedenti esperienze militari. È stato ucciso in una battaglia per liberare un villaggio mercoledì nella regione di Lugansk, teatro nelle ultime settimane di pesanti combattimenti.
L'uomo era rimasto ferito gravemente a luglio ma una volta guarito era tornato sul campo di battaglia: «Ho battuto le probabilità una volta, quindi vediamo se riesco a farlo di nuovo», aveva detto all'epoca. La sua morte è stata confermata dal Dipartimento degli Affari Esteri australiano. (fonte ats)
Kiev avverte Teheran
Le conseguenze della «complicità» iraniana con Mosca «saranno più importanti dei benefici». Lo afferma su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko a proposito della fornitura di droni a Mosca da parte di Teheran. «Teheran deve rendersi conto che le conseguenze della complicità nei crimini... della Russia contro l'Ucraina saranno di gran lunga maggiori del beneficio del sostegno della Russia», precisa Nikolenko. (fonte ats)
Nuovo video shock sul massacro di Bucha
Gli orrori subiti lo scorso marzo da oltre 400 civili a Bucha, in Ucraina, da parte dei soldati russi, ritornano in un video shock realizzato dall'Associated Press e dalla tv Usa Pbs. Quattordici minuti d'immagini, interviste e persino un plastico della città in 3D per ricostruire i crimini di guerra commessi dalle truppe del presidente russo Vladimir Putin. Lo scorso maggio il New York Times aveva pubblicato due filmati su una delle città martiri dell'invasione russa. In questo nuovo video ci sono anche le drammatiche testimonianze delle famiglie delle 450 persone, tra le quali anche tanti bambini, massacrati.
Nel documentario c'è anche il racconto dei testimoni che parlano delle torture subite e intercettazioni delle forze di Mosca che ammettano di aver «fatto pulizia». Sulle atrocità di Bucha la procura di Kiev ha aperto un'inchiesta e ha dichiarato di aver trovato le prove di «un'esecuzione di massa». (fonte ats)
Elettricità, nuove restrizioni a Kiev
"Restrizioni supplementari" nell'erogazione di elettricità sono state introdotte nella capitale ucraina Kiev e in diverse altre regioni. Lo comunica l'operatore locale. (fonte ats)
Mosca ha rilasciato 268 prigionieri
Nell'ambito degli scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev, 268 membri della Guardia nazionale ucraina catturati dai russi sono stati rilasciati dall'inizio della guerra. Tra di essi anche 24 donne. Lo afferma il gruppo degli ex prigionieri in un tweet. (fonte ats)
Mosca: «Respinti attacchi a Est e Sud. Uccisi 400 soldati di Kiev»
Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver respinto attacchi delle truppe ucraine nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e nella regione di Kherson, uccidendo un totale di 400 soldati. Lo riporta Interfax. Nel settore di Kupyansk, le unità delle forze armate ucraine sono state sconfitte dall'artiglieria russa e dall'aviazione militare, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov in un briefing. "Fino a 140 militari e militanti ucraini, tre carri armati, due veicoli da combattimento di fanteria, tre veicoli blindati e cinque auto di diverso tipo sono stati distrutti", ha riferito il portavoce. (fonte ats)
Dall'Ue 500 generatori per l'Ucraina
Per sostenere l'accesso all'elettricità e al riscaldamento, 17 Paesi dell'Unione europea hanno inviato 500 generatori di corrente in Ucraina attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue: lo scrive in un tweet il Direttorato Generale per la Protezione civile e gli Aiuti umanitari della Ue. I Paesi sono l'Italia la Slovenia, la Slovacchia, l'Irlanda, l'Austria, la Svezia, la Spagna, la Germania, la Danimarca, la Finlandia, l'Estonia, il Belgio, la Bulgaria, il Lussemburgo, Cipro, la Polonia e la Francia. (fonte ats)
Allarme aereo in tutta l'Ucraina
Questa mattina l'allarme aereo è risuonato in tutta l'Ucraina con l'esclusione della Crimea occupata. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi segnalando una minaccia missilistica in tutto il Paese. Lo riporta Ukrainska Pravda. (fonte ats)
Kiev: «Respinte 14 offensive russe nel Donbass»
L'esercito ucraino ha respinto ieri attacchi russi vicino a 14 insediamenti nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Le forze ucraine hanno colpito importanti strutture militari russe e due posti di comando, ha precisato lo Stato Maggiore, aggiungendo che sono state distrutte anche sei stazioni di rifornimento russe vicino a Novovasylivka, nella regione di Mykolaiv. (fonte ats)
«Razzi Himars ucraini sul Lugansk»
L'esercito ucraino ha bombardato nella notte la città di Svatovo, nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk (LPR) con quattro razzi Himars, secondo quanto riferito dalla missione LPR al Centro congiunto di controllo e coordinamento per il cessate il fuoco, ripreso dalla Tass. Secondo la missione, l'esercito ucraino ha sparato quattro razzi contro Svatovo all'1.20 ora di Mosca. Sono ancora in corso le verifiche su eventuali vittime o danni. Secondo la missione, l'esercito ucraino avrebbe sparato oltre 375 razzi Himars dall'inizio del conflitto. (fonte ats)