Il colpo è stato eseguito tra il 2012 e il 2013 sul portale Silk Road nel dark web grazia a una falla del sistema.
GAINESVILLE - Una rapina di criptovalute da record finita male. L'hacker James Zhong responsabile, tra il 2012 e il 2013, dell'estorsione di 3,3 miliardi in Bitcoin è stato infine smascherato dalla giustizia americana. Il colpo era stato possibile grazie a una falla nel sistema di Silk Road, il portale del dark web (ora chiuso) che permetteva la compra e vendita di armi e droga. L’hacker, grazie alla manipolazione della tecnologia, era riuscito a rubare la criptovaluta senza che nessuno venisse a conoscenza del furto.
Il 32enne, che ha ammesso il suo crimine, rischia ora fino a 20 anni di carcere. È curioso invece il momento della perquisizione dell'abitazione nell'abitazione dell'hacker a Gainesville in Georgia. Gli agenti hanno infatti trovato il malloppo in un microcomputer nascosto dentro una scatola di popcorn. Un nascondiglio ingegnoso che però non ha eluso la polizia americana.
L’operazione della polizia non è recente. In realtà è avvenuta il nove novembre del 2021. Ma le autorità hanno comunicato il recupero dei Bitcoin soltanto ora. Il prossimo 22 febbraio verrà resa nota la sentenza del giudice.