Scontri, un'auto della polizia rovesciata, barriere di contenimento divelte, in un video la furia della folla
GUANGZHOU - Appare ormai evidente che anche i cinesi non ne possano davvero più di lockdown infiniti e di misure anti-Covid liberticide. Da settimane sui social si susseguono immagini inquietanti provenienti dalla Repubblica Popolare, come quelle di presunti campi di contenimento forzato.
Libertà e salute - Il mondo del web, preoccupato, si interroga sul perché di una strategia zero-Covid perseguita con tanta decisione e insistenza da Xi Jinping. Ma, per ora, di limitazioni alle misure di controllo, annunciate dal governo, non si vede granché. Tanto che proprio oggi la leader italiana, Giorgia Meloni, ha espresso ufficialmente al G20 di Bali la necessità di tenere insieme libertà e salute «perché certamente, se non si ha la salute a nulla serve la libertà».
Il video in rete - Nel frattempo la tensione è salita alle stelle, come dimostra un video pubblicato oggi sui social e rimbalzato in tutto il mondo. Nel filmato vengono riprese le dure proteste che sono scoppiate a Guangzhou, nel Guandong dove, lunedì notte in risposta alla rigida politica anti-Covid del paese, la furia dei cittadini si è scatenata contro polizia - un’auto delle forze dell'ordine è stata ribaltata - e contro le barriere di contenimento, poste per sigillare una zona della città. Sembrerebbe però che su Weibo, il Twitter Cinese, la censura sia già all’opera.
Il distretto ribelle - In particolare la sommossa è scoppiata nel distretto di Haizhu, sottoposto a un rigoroso isolamento da fine ottobre. A protestare così ferocemente sarebbero per la maggior parte lavoratori impossibilitati, ormai da troppo tempo, a svolgere le proprie attività.
Il fallimento dell'obiettivo Covid zero - Nonostante la stretta di Pechino su controlli e libertà, sconfiggere definitivamente la pandemia, portandola a zero positivi sembra essere un’utopia. L'Ansa riporta che la Repubblica Popolare «ha registrato lunedì quasi 18mila nuovi casi locali, ai massimi da fine aprile, tra cui 5.124 a Guangzhou e 462 a Pechino, record storico».