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Rivolta carceraria, 10 morti La sommossa è avvenuta dopo il trasferimento in un carcere di isolamento di uno dei capi di Los Lobos
QUITO - Almeno dieci persone sono morte oggi nell'ultima rivolta carceraria che ha colpito l'Ecuador, Paese dove più di 400 detenuti sono stati uccisi dallo scorso anno. Lo ha annunciato l'ufficio del procuratore. La violenza è scoppiata nella prigione di El Inca, a nord della capitale Quito, ha precisato l'ufficio su Twitter.
Secondo il portale di notizie Primicias la rivolta e gli scontri fra i reclusi sono avvenuti dopo il trasferimento da El Inca al carcere di massima sicurezza di La Roca, situato a Guayaquil, di Jonathan Bermúdez, considerato uno dei capi della banda criminale Los Lobos.
Secondo lo il Servizio nazionale di assistenza integrale ai prigionieri (Snai), i membri di Los Lobos, anch'essi detenuti a El Inca, «sono passati all'azione scatenando violente rappresaglie» in segno di protesta per il trasferimento.
L'intervento delle forze dell'ordine che hanno riportato la calma nel centro di reclusione, si è infine appreso, ha permesso di identificare tre detenuti del gruppo di Los Lobos che sarebbero le presunte menti di questi ultimi disordini, e che saranno pure trasferiti a La Roca.
