Lo scorso 24 novembre ne era stata intercettata una destinata al premier spagnolo Pedro Sánchez
Il 24 novembre scorso, i servizi di sicurezza della presidenza spagnola hanno intercettato e neutralizzato una busta contenente "materiale pirotecnico" destinata al premier, Pedro Sánchez: lo rendono noto l'agenzia EFE e altri media, citando fonti del Ministero dell'Interno.
Lo stesso ministero ha informato di tale episodio il tribunale dell'Audiencia Nacional, che ha aperto un fascicolo sulle bombe-carta ricevute dall'ambasciata ucraina a Madrid, da una fabbrica di armi di Saragozza e da una base militare situata nella regione della capitale spagnola, spiega El País.
In un comunicato, il Ministero dell'Interno spagnolo spiega che la busta-bomba diretta al premier Sánchez è arrivata alla Moncloa (la sede della presidenza) lo scorso 24 novembre per posta ordinaria. L'ordigno è stato fatto detonare in maniera controllata.
«In attesa dei risultati definitivi delle analisi che si stanno effettuando, la busta potrebbe contenere una sostanza simile a quella utilizzata nei fuochi d'artificio», spiega la nota. «Per le sue caratteristiche e il suo contenuto, questa busta sarebbe simile a quelle ricevute dall'ambasciata ucraina a Madrid, dall'azienda Instalaza di Saragozza e dalla base aerea di Torrejón», aggiunge. Da quel momento, informa il ministero, la sicurezza di edifici pubblici e amministrativi è stata rafforzata.
Oggi una busta-bomba al Ministero della Difesa
Questa mattina, i servizi di sicurezza del Ministero della Difesa spagnolo hanno intercettato una busta con materiale esplosivo, già fatta detonare in maniera controllata: è quanto confermato all'ANSA dal ministero stesso. Ora, aggiungono fonti di questo dicastero, sono in corso analisi per verificare se ci sono connessioni tra questa busta-bomba e quelle recapitate alla Presidenza, all'ambasciata ucraina a Madrid, a una fabbrica di armi di Saragozza e a una base militare situata nella regione della capitale spagnola.