«Mille missili e razzi negli ultimi 8 attacchi» contro le strutture energetiche ucraine
«Il destino di milioni di persone che possono essere salvate si sta decidendo sul campo di battaglia in Ucraina». Lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio alla Fondazione Robert F. Kennedy per i diritti umani, riferisce l'agenzia Ukrinform.
Secondo il presidente, l'Ucraina non deve lasciare nemmeno un cittadino sotto l'occupazione russa o nei campi di concentramento russi, dove migliaia di persone sono già scomparse, così come sul territorio russo, dove centinaia di migliaia di ucraini sono stati deportati con la forza. «Possiamo liberarli. Questa è la nostra speranza. Questo è il significato del vostro sostegno. Non si tratta di politica, ma di vita», ha sottolineato.
Papa Francesco, dal canto suo, ha dichiarato che «in Ucraina si ripete quanto accaduto durante lo sterminio degi ebrei».
Putin: «Continueremo a colpire le reti energetiche ucraine»
Il presidente Vladimir Putin ha affermato che la Russia continuerà a colpire le infrastrutture energetiche ucraine. «Sì, lo stiamo facendo (colpire le infrastrutture energetiche ucraine,ndr) ma chi ha iniziato?», ha detto Putin a margine di una cerimonia di consegna di medaglie al Cremlino, descrivendo il bombardamento come una risposta all'esplosione che ha danneggiato il ponte di Crimea costruito dai russi e ad altri attacchi attribuiti a Kiev. (fonte ats)
Gelo e vento danneggiano i cavi elettrici
Si complica la situazione della distribuzione di corrente elettrica in Ucraina a causa delle condizioni meteo: specie in molte regioni dell'ovest il gelo, la pioggia con neve e le forti raffiche di vento stanno causando la formazione di ghiaccio e il danneggiamento dei cavi elettrici. Lo comunica su Twitter l'operatore Ukrenergo spiegando che c'è «una significativa carenza di elettricità nel sistema e in mattinata in diverse regioni sono in corso blackout di emergenza». La situazione più difficile rimane nelle regioni orientali colpite con un massiccio fuoco di artiglieria dai russi, scrive Ukrenergo. (Fonte ats)
La Lituania toglie il porto d'armi ai cittadini russi e bielorussi
Nella giornata di ieri, il Comitato del Parlamento lituano (Seimas) per la Sicurezza e la Difesa ha approvato una proposta di legge sull'abolizione del porto d'armi per i cittadini della Federazione russa e della Bielorussia residenti in Lituania. La misura intende evitare che, in caso di disordini interni, i cittadini dei due Stati possano creare squadre di gruppi armati ostili e sabotatori. Un'analoga misura è stata adottata dal Governo estone nel mese di ottobre. (fonte ats)
Scholz: «La pressione del mondo ha ridotto la minaccia nucleare di Mosca»
Il rischio che Mosca utilizzi armi nucleari nel conflitto in Ucraina è diminuito grazie alle pressioni internazionali sulla Russia: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un'intervista pubblicata oggi. «Una cosa è cambiata per il momento: la Russia ha smesso di minacciare di usare le armi nucleari», ha detto il cancelliere in un'intervista al gruppo dei media tedesco Funke. E questa è stata una conseguenza del fatto che la comunità internazionale, compresa la Cina, «ha tracciato una linea rossa» su questo tema. Rispondendo alla domanda se la minaccia di un'escalation nucleare fosse stata scongiurata, Scholz ha detto: «Per il momento l'abbiamo scongiurata». Il leader tedesco ha inoltre sottolineato che la sua recente visita in Cina ha contribuito a questo sviluppo: «Durante la mia visita a Pechino, il presidente cinese Xi (Jinping) e io abbiamo espresso congiuntamente che le armi nucleari non devono essere utilizzate. Poco dopo, i Paesi del G20 hanno riaffermato questa posizione». Commentando le affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui per far concludere la guerra in Ucraina sarebbe necessario fornire alla Russia garanzie sulla sua sicurezza, Scholz ha detto: «La priorità ora è che la Russia ponga immediatamente fine alla guerra e ritiri le sue truppe». E poi: «È vero che la questione è come ottenere la sicurezza per l'Europa. Naturalmente siamo pronti a parlare con la Russia del controllo degli armamenti in Europa. Lo abbiamo proposto prima della guerra e questa posizione non è cambiata». (fonte ats)
«Mille missili e razzi russi sulle strutture elettriche»
L'esercito russo ha lanciato più di mille missili e razzi negli ultimi 8 attacchi contro le strutture energetiche ucraine, afferma il presidente dell'azienda elettrica ucraina Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky, come riporta Interfax Ukraine. «Questi attacchi rappresentano il più grande colpo alla rete elettrica che l'umanità abbia mai visto. Più di 1.000 proiettili e missili sono stati lanciati contro le linee elettriche causando gravi danni all'Ucraina», ha affermato. «Nonostante abbiamo perso dal 25% al 30% dei consumi rispetto al periodo prebellico, la carenza di capacità di generare corrente è maggiore e grave», ha aggiunto. (fonte ats)
Oligarca russo sequestra migliaia di ettari di terreni
L'ex ministro dell'agricoltura russo Alexander Tkachev, oligarca vicino a Vladimir Putin, ha sequestrato 161.874 ettari di terreno in Ucraina poco dopo l'invasione del Paese da parte della Russia. Lo riporta il Wall Street Journal citando i tre proprietari che hanno perso i loro terreni, finiti nelle mani della società russa Agrocomplex. Le autorità militari di Kiev stanno indagando sul caso per accertare se ci sia stato un esproprio ai danni delle società ucraine HarvEast, Nibulon e Agroton. «La Russia sta prendendo il controllo dell'economia nei territori occupati e lo usa per guadagnare il controllo su tutta l'area», denuncia Dmitry Skorniakov, amministratore delegato di HarvEast. (fonte ats)
Droni sovietici modificati per colpire le basi russe
L'Ucraina ha utilizzato droni di epoca sovietica modificati per colpire all'inizio di questa settimana le basi russe di Engels e Dyagilevo, a centinaia di chilometri dal suo confine: lo scrive Politico in un articolo pubblicato sulla sua edizione online. Gli attacchi, commenta il giornale, dimostrano una nuova capacità letale per un Paese che si affida per lo più ad armi importate per respingere l'avanzata russa. Secondo due persone a conoscenza dell'operazione, i droni utilizzati erano velivoli di sorveglianza Tu-141 modificati, risalenti all'era sovietica. Le modifiche dimostrano la capacità di innovazione dell'industria della difesa ucraina, anche se la Russia è costretta ad acquistare droni iraniani a basso costo per condurre la sua guerra aerea, scrive Politico. Gli attacchi indicano inoltre il grado di capacità di Kiev di colpire posizioni militari russe in profondità, anche mentre resiste alle continue raffiche di missili russi sulle infrastrutture civili: e sollevano interrogativi sulla possibilità che l'Ucraina possa continuare a lanciare attacchi simili nelle prossime settimane. (fonte ats)