Sono iniziate le operazioni di sgombero a Lützerath, le cui case verranno demolite per fare spazio a una gigantesca miniera di carbone
LÜTZERATH - Pietre, bottiglie e molotov contro gli agenti. Sono iniziate le operazioni di sgombero a Lützerath, piccola cittadina tedesca in cui da settimane si sono accampati migliaia di attivisti per il clima nel tentativo di proteggere i luoghi dallo scavo di una nuova miniera di carbone.
Il colosso energetico Rwe che prenderà il possesso dell'area ha invitato gli ambientalisti a «non usare violenza contro la polizia. È del tutto inaccettabile». Ha chiesto quindi di «porre fine pacificamente all'occupazione illegale delle strutture e dei luoghi appartenenti - oramai - a Rwe». Ma la diretta live della tv tedesca Ntv mostra che gli attivisti sono determinati a restare e in queste ore si stanno verificando tafferugli isolati con gli agenti di polizia. Le autorità di Aquisgrana hanno loro stesse confermato che si tratta di una delle operazioni più impegnative degli ultimi anni.
Il sito è destinato a diventare un nuovo ramo della miniera Garzeweiler. Rwe aveva già precisato negli scorsi anni che l'estrazione del carbone sarebbe necessaria per far funzionare le centrali elettriche alimentate a lignite così da poter risparmiare gas nella produzione di elettricità. Nei prossimi giorni, come afferma sempre Rwe in un comunicato odierno, «verrà eretta una recinzione lunga un chilometro e mezzo».