Il 51enne, e una seconda persona, sono accusati di cospirazione per frodare gli Usa. L'oligarca in questione è Viktor Vekselberg
WASHINGTON - Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha incriminato un uomo con la doppia cittadinanza russa e svizzera e un cittadino britannico per aver aiutato l'oligarca Viktor Vekselberg a nascondere uno yacht di lusso in violazione delle sanzioni statunitensi.
Secondo quanto riferisce la Cnn, il 51enne russo-elvetico Vladislav Osipov, e il 52enne Richard Masters, cittadino del Regno Unito, sono accusati di cospirazione per frodare gli Stati Uniti, di aver commesso reati in violazione dell'International Emergency Economic Powers Act e di riciclaggio di denaro.
Masters e Osipov, secondo l'accusa, hanno anche contribuito a dotare lo yacht di lusso di internet, tecnologia, previsioni meteorologiche, sistemi informatici, televisione satellitare e software di teleconferenza, prodotti realizzati negli Stati Uniti.
Osipov, che lavorava per Vekselberg ed era in particolare il direttore di una società di investimenti con sede a Zurigo, avrebbe nascosto la proprietà di Vekselberg dello yacht da 90 milioni di dollari usando società di comodo e cospirando per evitare le sanzioni statunitensi.
Secondo il Dipartimento di Giustizia, Masters è stato arrestato in Spagna venerdì e sarà estradato negli Stati Uniti. Osipov non è invece stato ancora arrestato.
Lo yacht di Vekselberg è stato sequestrato ad aprile dalle forze dell'ordine spagnole su richiesta di funzionari statunitensi, sulla base di presunto riciclaggio di denaro, violazioni delle sanzioni e frode bancaria. Gli agenti federali hanno anche perquisito diverse case negli Stati Uniti legate a Vekselberg, che avrebbe stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin, a settembre.
Interessi economici in Svizzera
Viktor Vekselberg, che è nato in Ucraina, è un miliardario russo che fino a poco tempo fa aveva la residenza Zugo e ha importanti interessi in Svizzera. Considerato vicino al Cremlino, è stato inserito sulla lista delle sanzioni Usa nel 2018, in seguito all'invasione russa in Crimea.
Vekselberg dirige il gruppo Renova, un conglomerato con sede a Mosca, con partecipazioni in diverse aziende svizzere, come Sulzer, Swiss Steel, Oerlikon e Züblin. È in particolare l'azionista di riferimento del gruppo industriale Sulzer di Winterthur, di cui controlla il 49% del capitale. In seguito alle sanzioni, l'azienda ha dovuto lasciare la Russia e chiudere i suoi stabilimenti in Polonia.
Secondo articoli di stampa, Viktor Veksleberg è proprietario di diversi appartamenti a Zurigo, dove si era trasferito nei primi anni 2000 beneficiando di un'imposizione forfettaria.