Questo orso bruno marsicano era noto per le sue scorribande nei paesini di montagna. Si avvicinava spesso alle persone, senza mai fare male
ROCCARASO - Juan Carrito è morto. L'orso simbolo della Regione Abruzzo è stato investito nella serata di lunedì. Travolto da una Golf Volkswagen guidata da un 30enne che viaggiava insieme alla fidanzata, il plantigrado di 150 chili sarebbe sbucato all’improvviso in mezzo a una curva sulla strada che da Castel di Sangro conduce a Roccaraso.
Tutte e quattro le zampe dell'orso si sono spezzate nell'impatto. Dopo due ore, intorno alle 20, nonostante il tempestivo intervento delle guardie del Parco e dei carabinieri forestali, Juan Carrito si è spento tra atroci sofferenze. Alla fine, raccontano i testimoni, riusciva solo a muovere la testa.
Juan Carrito stava per compiere tre anni. Nato da mamma Amarena, in una cucciolata da quattro gemelli nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, era conosciuto a livello nazionale e internazionale per le sue scorribande nei villaggi e nei paesini di montagna, dove non era ormai più visto come un intruso, ma come un amico.
Nel 2021 era riuscito a entrare in una pasticceria di Roccaraso e si era fatto una scorpacciata di dolci. Appena un mese fa, poco prima di Natale, si era avvicinato al ristorante dello chef stellato Niko Romito. Lo stesso ristoratore aveva condiviso un video della visita sui social, commentando così: «È passato Juan Carrito per un salutino. Chiedeva per un panettone. È andato spedito verso le cucine».