Secondo l'avvocato della vittima «l'amministrazione scolastica sarebbe dovuta intervenire»
WASHINGTON - «L'amministrazione scolastica sarebbe dovuta intervenire, ma non l'ha fatto». È quanto dichiarato dall'avvocato di Abigail Zwerner, insegnante della scuola elementare di Richneck, in Virginia, sulla quale un allievo di 6 anni aveva aperto il fuoco lo scorso 6 gennaio.
La Zwerner, che al momento del misfatto si trovava in classe, era stata ricoverata d'urgenza in ospedale ed è stata rilasciata la settimana scorsa.
La ricostruzione dei fatti
Alle 12.30 un insegnante aveva perquisito lo zaino dell'allievo, credendo che quest'ultimo avesse portato con sé una pistola, senza trovarla.
Alle 13.00 l'allievo aveva mostrato l'arma a un suo compagno di classe, minacciandolo di sparargli se l'avesse raccontato a qualcuno.
A questo punto, più impiegati della scuola elementare avevano richiesto che il bambino venisse perquisito, senza tuttavia trovare riscontro positivo presso la sicurezza della scuola, che aveva preferito attendere la fine della giornata, presumibilmente per non "imbarazzare" il ragazzo davanti ai suoi compagni.
Alle 14.00 l'allievo, che si trovava in classe, ha puntato la pistola contro la sua insegnante, Abigail Zwerner, e ha premuto il grilletto.
Secondo l'avvocato di Zwerner, l'amministrazione era al corrente dei fatti e sarebbe dovuta intervenire: «La tragedia poteva essere completamente evitata» ha detto dopo aver dichiarato l'intenzione di fare causa alla municipalità.