Alec Baldwin e l'armiere di "Rust" sono stati formalmente incriminati con l'accusa di omicidio colposo
LOS ANGELES - Era attesa, ed è arrivata l'incriminazione formale di Alec Baldwin per la morte di Halyna Hutchins, direttrice della fotografia del film "Rust" - sul cui set, com'è noto, è avvenuta la tragedia.
Due settimane fa la procuratrice di Santa Fe Mary Carmack-Altwies aveva preannunciato che l'attore e l'armiere Hannah Gutierrez-Reed sarebbero stati rinviati a giudizio con due accuse di omicidio colposo. I legali di entrambi professano l'innocenza dei rispettivi clienti. Anche l'assistente alla regia David Halls è coinvolto nella vicenda, ma «ha stipulato un patteggiamento che è in attesa di approvazione» ha riferito l'ufficio del procuratore distrettuale.
«Oggi abbiamo compiuto un altro passo importante per garantire giustizia ad Halyna Hutchins», ha dichiarato Carmack-Altwies alla CNN. «Nel New Mexico nessuno è al di sopra della legge e la giustizia sarà fatta». A Baldwin viene rimproverato il non aver preso sul serio l'addestramento con le armi da fuoco sul set del film: la sessione di un'ora si sarebbe ridotta a 30 minuti perché, secondo la testimonianza dell'armiere, l'attore hollywoodiano «era distratto e parlava al cellulare con la sua famiglia durante la formazione».
Inoltre lui e Gutierrez-Reed non avrebbero seguito le previste procedure di sicurezza. La professionista, in particolare, «è stata sconsiderata nella sua responsabilità di garantire la sicurezza del set con le armi da fuoco» secondo la procura. «Non è riuscita a correggere Baldwin dal commettere le pericolose e sconsiderate violazioni della sicurezza puntando l'arma contro / verso le persone e tenendo il dito sul grilletto».