Sea Shepherd Francia ha portato in piazza i corpi scarificati di alcuni piccoli cetacei trovati nel Golfo di Biscaglia
LA ROCHELLE - In nemmeno due mesi ne hanno trovati morti 370. Mai in un periodo così breve le onde nel Golfo di Biscaglia avevano portato verso riva così tante carcasse di delfini. A denunciarlo è l'osservatorio per la conservazione di mammiferi e uccelli Pelagis di LaRochelle, in Francia. Nella maggior parte dei casi, riporta il Guardian, i cetacei sono rimasti uccisi perché incagliati nelle reti da pesca.
L'annuncio segue una serie di ritrovamenti, denunce e decisioni che nell'ultima settimana hanno reso ancora più profondo il divario tra Ong e pescatori, dove le une spingono per il divieto di pesca in determinate zone per un certo periodo e gli altri si oppongono fermamente, ricorrendo anche a stratagemmi particolarmente crudeli per rendere noto il loro disappunto.
Delfini scarificati e uccisi - Da anni l'organizzazione non governativa Sea Shepherd Francia documenta e denuncia le pratiche estremamente invasive di alcuni pescherecci. Numerosi volontari escono ogni notte per immortalare quanto avviene al largo e, recentemente, alcuni attivisti dell'Ong hanno portato in piazza a Nante prima la carcasse di un delfino scarificato e poi quelle di altri due delfini trovati uccisi. Presidi che hanno sconvolto la popolazione della cittadina francese.
Lo stesso giorno, il 24 febbraio, il Consiglio di Stato francese ha approvato una misura volta a chiudere alcune aree marine e per un determinato periodo alla pesca in modo da tutelare maggiormente i delfini e che entrerà in vigore entro i prossimi sei mesi. Una decisione a cui ha dato nuova forza, il giorno seguente, il presidente Emmanuel Macron che al Salone dell'agricoltura ha definito «scioccanti» le scene documentate dalle Ong in mare e «necessarie» delle misure per la tutela delle specie marine. Sottolineando anche che «i pescatori non vanno stigmatizzati, ma devono essere aiutati e accompagnati in questo processo».
La decisione potrebbe però non incontrare la gioia di tutti i pescatori. La scorsa settimana, il 18 febbraio, Sea Shepherd Francia ha condiviso l'immagine di un delfino trucidato e nelle cui carni è stato inscritto un messaggio omofobo diretto all'organizzazione. Sea Shepherd Francia ha promesso una ricompensa di 10mila euro a chiunque sia in grado di fornire informazioni «che permettano alle autorità di identificare e condannare chi ha mutilato e scarificato il delfino».
« Sea Shepherd PD » gravé au couteau sur un dauphin. Et C’est pas la 1ère fois. C’est ça la pêche en France ? La profession doit vraiment faire le ménage dans ses rangs et l’Etat doit lever le climat d’impunité qui règne en mer. @EmmanuelMacron @Ecologie_Gouv @HerveBerville pic.twitter.com/dOtLelUaQl
— Sea Shepherd France (@SeaShepherdFran) February 18, 2023