La donna, oggi 61enne, sta scontando una condanna a 20 anni nel carcere di Tallahassee in Florida
MANHATTAN - Dalla sua cella di Tallahassee in Florida, dove sta scontando una pena di 20 anni dopo la condanna dello scorso dicembre 2021 per aver adescato quattro ragazze, poi abusate dall'ex compagno e finanziere Epstein, Ghislaine Maxwell, figlia del magnate inglese Robert, ha presentato ieri alla corte d'appello americana di Manhattan una richiesta di annullamento della propria condanna o quantomeno di rifacimento del processo.
Le motivazioni della richiesta - Secondo la donna, oggi 61-enne, e i suoi legali, alla base della sentenza di colpevolezza ci sarebbero infatti una serie di errori giudiziari. Ma non solo, la Maxwell - secondo la difesa - sarebbe stata utilizzata dall'accusa come capro espiatorio di tutta una serie di conti aperti, lasciati tali dopo il suicidio di Jeffrey Epstein.
Una percezione d'impunità, quella avvertita dall'opinione pubblica - che secondo la difesa non ha certamente giovato nel processo alla Maxwell - simile a quella percepita nei confronti del principe Andrea, che lo scorso anno aveva deciso di risarcire, o meglio indennizzare, Virginia Giuffre, la sua più grande accusatrice. Fonti mediatiche britanniche avevano parlato di una somma di circa 12 milioni di sterline versate dal figlio della Regina Elisabetta, per estinguere la propria presunta complicità con Jeffrey Epstein, negli abusi sull'allora minorenne Giuffre.
Le dichiarazioni dei legali - Tornando alla domanda di respingimento delle accuse presentata, l'avvocato di Ghislaine Maxwell, Arthur Aidala, ha dichiarato all'agenzia Reuters che «il governo ha perseguito la signora Maxwell» per soddisfare l'«indignazione pubblica» e anche «per creare nuove accuse basate su ricordi sbiaditi e distorti». Inoltre, i legali sostengono che la loro assistita non abbia potuto partecipare e prepararsi al meglio al processo, a causa di condizioni detentive «deplorevoli» portate all’eccesso sia nella sorveglianza, sia nel regime detentivo, come la privazione del sonno, dell'acqua.
A quando la scarcerazione - Se non ci saranno cambiamenti, l'ex compagna di Epstein uscirà dal carcere nel luglio del 2037, considerando - come riporta un approfondimento del Guardian - la buona condotta e i due anni precedentemente trascorsi in prigione. L'istituto di detenzione di Tallahassee in Florida - che come detto ospita la donna - viene definito dai media statunitensi come carcere di «bassa sicurezza», dove è possibile praticare «yoga, pilates e vedere film».