È quanto denuncia Novaya Gazeta Europe che ha analizzato diecimila post sui social inerenti a persone scomparse durante la guerra
MOSCA / KIEV - In un anno di guerra, migliaia di soldati russi sono scomparsi. È probabile che quasi tutti siano morti al fronte, ma il Ministero della difesa di Mosca tace e i parenti cercano i soldati da soli, chiamando le unità militari, gli ospedali e gli obitori. Lo scrive "Novaya Gazeta Europe".
Il giornale ha analizzato 10'000 post nei gruppi della rete sociale russa VK su persone scomparse durante la guerra e ha trovato menzioni di 1'365 soldati di cui le famiglie in Russia e nelle autoproclamate repubbliche del Donetsk e del Lugansk non hanno più notizie.
Ma si tratta chiaramente di una sottostima: non tutti i parenti denunciano le persone scomparse sulle reti sociali. Gli esperti militari ritengono che il numero reale di persone scomparse sia molto più grande, arrivando a migliaia di soldati.
Il capo del movimento "Cittadino. Esercito. Legge", Sergei Krivenko, fornisce una stima più specifica: circa 25'000 soldati: «I dispersi sono per lo più i morti, i corpi non sono stati ritrovati».
Il 3 febbraio, il Consiglio per i diritti umani (Cdu) russo ha proposto di effettuare pagamenti alle famiglie dei «partecipanti all'operazione militare speciale» scomparsi.
Attualmente, lo Stato versa una somma ai parenti dei morti, mentre le famiglie degli scomparsi non hanno diritto ad alcun pagamento. Secondo il capo del Cdu «questo problema è particolarmente acuto a causa della mancanza di un normale campionamento del Dna per identificare i corpi».