La presidente Sakellaropoulou e il premier Mitsotakis si sono recati sul luogo della tragedia e hanno visitato i feriti in ospedale
LARISSA - Il bilancio delle vittime dello scontro frontale tra due treni a Tempe, in Grecia, è salito ad almeno 40. Secondo l'emittente statale ERT 50-60 persone sono ancora disperse, e i soccorritori parlano di 130 feriti. Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Tempe, Yorgos Manolis, all'emittente pubblica ERT, c'erano molti studenti universitari che tornavano a Salonicco, dopo il fine settimana prolungato a causa del Carnevale in Grecia, a bordo del convoglio passeggeri. Quest'ultimo stava viaggiando da Atene a Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, mentre il treno merci viaggiava nella direzione opposta.
La visita della presidente - Dopo avere interrotto la visita ufficiale in Moldavia, la presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou si è recata sul luogo dell'incidente ferroviario in Tessaglia, nei pressi della città di Larissa, dove ha espresso la propria vicinanza alle famiglie delle vittime ed è stata aggiornata dai pompieri sul procedere delle operazioni di soccorso.
La presidente, che ha definito «inconcepibile» la tragedia, ha lasciato alcuni fiori sui resti di un vagone in memoria delle vittime ed è poi partita per visitare i due ospedali di Larissa dove sono ricoverati i feriti e dove, secondo i media, decine di persone sono accorse per donare il sangue. Sul luogo dell'incidente è giunto anche il segretario di Syriza ed ex premier Alexis Tsipras.
Mitsotakis tra i feriti - Il premier greco Kyriakos Mitsotakis, dopo aver visitato il luogo dell'incidente ferroviario, si è recato anch'esso presso l'ospedale generale di Larissa dove è stato informato dal personale medico sulla situazione e ha parlato con i parenti delle vittime e dei passeggeri dispersi, come riportato dal sito di "Kathimerini". Intanto il sito online dell'emittente pubblica Ert riferisce che hanno tra i 20 e i 25 anni i sei feriti ricoverati in terapia intensiva negli ospedali di Larissa dopo lo scontro tra i due treni a Tempe.
Le dimissioni del ministro dei Trasporti - Il ministro dei Trasporti Kostas Karamanlis ha annunciato le sue dimissioni sulla scia di quanto avvenuto in Tessaglia, riferisce Kathimerini. «Sono in politica da qualche anno, ma considero un elemento necessario della nostra democrazia che i cittadini del nostro paese abbiano fiducia nel sistema politico. Questa si chiama responsabilità politica. Per questo rassegno le mie dimissioni dalla carica di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. È quello che sento il dovere di fare come minimo segno di rispetto per la memoria» delle vittime, afferma il ministro in una nota.
La bacchettata Ue di due settimane fa - Come ricordato dal sito di Efimerida ton Syntakton, la Grecia era stata deferita lo scorso 15 febbraio alla Corte di giustizia europea per non aver adempiuto agli obblighi previsti dalla direttiva sulla creazione dello spazio ferroviario europeo unico. In particolare, la direttiva specifica come gli Stati membri erano obbligati a garantire che un accordo contrattuale tra l'autorità nazionale competente e il gestore dell'infrastruttura ferroviaria fosse concluso entro il 16 giugno 2015 e pubblicato entro un mese.
Si tratta di «accordi particolarmente importanti per la trasparenza dei prossimi progetti sulla rete infrastrutturale ferroviaria» si legge nel comunicato pubblicato lo scorso 15 febbraio, dove viene ribadito: «Nonostante lo scambio di lettere tra la Commissione e la Grecia, le autorità nazionali non hanno ancora firmato e pubblicato l'accordo contrattuale con OSE, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria greca». La Commissione aveva avviato una procedura d'infrazione contro la Grecia nel dicembre 2020 ma «poiché la Grecia continua a non rispettare la direttiva, la Commissione ha deciso di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione europea» si legge.
«Ho premuto il bottone ma non ha funzionato» - Il capostazione di Larissa, arrestato nell'ambito delle indagini sull'incidente ferroviario, secondo l'emittente Ert avrebbe dichiarato alle autorità: «Ho premuto il pulsante come al solito, il sistema per cambiare la linea è automatizzato. Così ogni treno sarebbe stato su un binario diverso, ma il sistema non ha funzionato».