Il ministro degli Esteri russo ha sottolineato che la Russia «non permetterà più all'Occidente di far saltare i gasdotti»
MOSCA - La Russia non permetterà più all'Occidente di «far saltare i gasdotti», ha ammonito oggi il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Tass, in riferimento all'esplosione del Nord Stream 2, nel Mare del Nord, avvenuta a fine settembre.
«Non permetteremo loro (all'Occidente) di far esplodere di nuovo i gasdotti. Abbiamo richiesto un'indagine e la richiesta è stata immediatamente respinta. Gli americani l'hanno definita "una sciocchezza", e avete visto come hanno reagito gli europei e gli americani quando Seymour Hersh ha pubblicato le sue scoperte», ha dichiarato Lavrov in riferimento all'inchiesta del famoso giornalista investigativo americano secondo il quale a piazzare gli ordigni che hanno fatto esplodere due gasdotti Nord Stream 2 nel Mare del Nord sarebbero stati gli Usa (la Cia) sotto la copertura di un'esercitazione navale della Nato.
«Guerra iniziata da Occidente» - Il ministro degli esteri russo, sempre citato dalla Tass, ha inoltre dichiarato: «La guerra a cui stiamo cercando di mettere un freno e che è stata iniziata dall'Occidente per colpirci usando gli ucraini ha influenzato la politica russa, compresa quella energetica».
Lavrov ha così sottolineato che la Russia non farà più affidamento sui partner occidentali nella sua politica energetica.