Secondo la Procura federale generale tedesca potrebbe essere stata utilizzata per trasportare gli esplosivi lo scorso settembre
KIEV - Nel corso delle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, la Procura federale generale tedesca conferma di aver individuato un'imbarcazione sospetta e di averla fatta perquisire lo scorso gennaio.
L'imbarcazione potrebbe essere stata utilizzata per trasportare gli esplosivi, riporta l'agenzia Dpa. Non sono stati comunicati ulteriori dettagli su possibili autori o moventi.
Su autori, motivi o ruoli di uno Stato non è al momento possibile rilasciare dichiarazioni attendibili, comunica ancora la procura.
Nel frattempo, anche la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, ha invitato ad aspettare i risultati delle indagini e non correre a conclusioni in base ai report mediatici. «Ovviamente seguiamo molto intensamente tutti i rapporti e anche tutti i risultati che sono disponibili da diversi attori», ha detto Baerbock durante una visita nella città curda Erbil, ma è necessario aspettare per «poi fare valutazioni da parte del governo» e «non trarre prematuramente conclusioni», riporta la Tagesschau.
Attendere risultati - Questa mattina, il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, ha invitato ad attendere i risultati delle indagini sul sabotaggio del Nord Stream, sottolineando che l'attacco potrebbe essere anche stato un'operazione di falsa bandiera per addossare la colpa a gruppi filo-ucraini.
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dal canto suo detto di prendere atto con interesse delle nuove indiscrezioni mediatiche sul sabotaggio dei gasdotti, «ma ora dobbiamo aspettare e vedere cosa verrà effettivamente confermato. Non credo sia utile commentare ipoteticamente i "se". Tutto deve essere chiarito».
Lo riporta ancora la Dpa, citando un'intervista a Deutschlandfunk. Secondo una ricerca pubblicata ieri da Ard, Swr e Zeit, gli inquirenti tedeschi seguirebbero una pista che coinvolgerebbe un gruppo proveniente almeno in parte dall'Ucraina.
Pistorius ha fatto riferimento anche alla possibilità di un'operazione false flag «per incolpare i gruppi pro-ucraini», spiegando che la probabilità di un'ipotesi è al momento simile a quella di un'altra e che per questo bisogna aspettare sviluppi più chiari.