Le sue dichiarazioni furono utili a mandare a processo, per le stragi di Capaci e via D'Amelio, anche Matteo Messina Denaro.
ROMA - Il pentito di mafia Gaspare Spatuzza, 59 anni, dei quali 26 anni trascorsi tra carcere e domiciliari, ha ottenuto la liberazione condizionale. Lo scrive il Corriere della Sera, spiegando che da due settimane non ha più i vincoli della detenzione domiciliare a cui era sottoposto dal 2014.
Per cinque anni dovrà osservare alcune prescrizioni, come non frequentare "abitualmente" pregiudicati, o non uscire dalla provincia in cui abita senza autorizzazione.
La sua vicenda - Spatuzza è stato arresto nel 1997. Condannato all'ergastolo per le stragi di mafia del 1992-1993, dopo 11 anni di carcere ha deciso di parlare con i magistrati. Le sue dichiarazioni sono servite, per altro, a mandare a processo per le stragi di Capaci e via D'Amelio anche Matteo Messina Denaro, procedimento ancora in corso davanti alla corte d'assise d'appello di Caltanissetta.
La conversione - Durante la detenzione Spatuzza, ha iniziato un percorso di conversione religiosa, ha chiesto il perdono alle vittime. La decisione sulla liberazione condizionale è arrivata dopo che la Cassazione, nell'aprile scorso, aveva annullato con rinvio l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che in precedenza aveva negato la liberazione condizionale. Ora la nuova pronuncia della stessa Sorveglianza, su parere favorevole delle procure antimafia interpellate.