«È un punto molto forte», ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden
WASHINGTON - Il mandato di arresto nei confronti del presidente russo Vladimir Putin è «giustificato» ed è «un punto molto forte». Lo ha affermato venerdì sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, commentando la decisione della Corte penale internazionale (Cpi relativa ai presunti crimini di guerra commessi in occasione dell'invasione dell'Ucraina.
Biden però ha aggiunto: «La domanda è: non è riconosciuto a livello internazionale da noi. Ma penso che sia un punto molto forte». Gli Stati Uniti, infatti, non sono membri della Cpi e il Pentagono ha una lunga storia di rifiuti nella collaborazione con il tribunale dell'Aia.
La Russia ha già fatto sapere che il mandato d'arresto «non ha alcun valore» ed è piuttosto improbabile che Putin venga prima o poi arrestato. La decisione vincola i 123 Stati membri del Cpi a fermare e trasferire il leader del Cremlino nei Paesi Bassi, qualora Putin dovesse mettere piede nel loro territorio. Ma stesse fonti della Corte ritengono che sia «molto improbabile» una visita del presidente russo in una nazione schierata al fianco dell'Ucraina e nella quale sussisterebbe, anche solo in linea teorica, la possibilità di un arresto.