È quanto contenuto in un disegno annunciato dal leader serbo-bosniaco Milorad Dodik
SARAJEVO - Milorad Dodik, leader serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, ha annunciato che tale entità varerà presto una legge sul divieto per gli appartenenti alla comunità Lgbt di avvicinarsi ed entrare in asili, scuole e università.
Citato dai media locali, Dodik ha motivato tale decisione con la volontà di «preservare nella Republika Srpska i valori tradizionali e della famiglia».
«Nei prossimi mesi la Republika Srpska varerà una legge che proibirà ai membri delle organizzazioni Lgbt di entrare negli istituti scolastici. Non potranno avvicinarsi ad asili, scuole università, né potranno fare propaganda», ha detto Dodik, aggiungendo di aver ricevuto una quindicina di lettere da varie associazioni che si occupano di educazione e difesa della tradizione, e che si dicono infastidite dalla presenza di omosessuali.
«Non ho nulla contro la popolazione Lgbt, ma non voglio che si avvicinino a me», ha affermato il leader serbo-bosniaco, secondo il quale la stragrande maggioranza degli omosessuali che si riuniscono e manifestano a Banja Luka (il capoluogo della Reoublika Srpska) vengono dall'estero.