Il ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir è deciso ad attualizzare la tanto discussa riforma giudiziaria. Il Paese è nel caos.
TEL AVIV - Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra "Potenza ebraica" e ministro per la sicurezza nazionale, ha minacciato Benyamin Netanyahu che farà cadere subito il governo se il premier decidesse di fermare la riforma giudiziaria.
Lo riferiscono i media. Ben Gvir, hanno aggiunto i media, ha affermato che il significato di un arresto della riforma sarebbe «una resa di fronte alle violenze nelle strade». Senza il partito di Ben Gvir, Netanyahu perderebbe la maggioranza alla Knesset.
Bloccati i decolli dall'aeroporto di Tel Aviv
Il leader del sindacato dei dipendenti degli aeroporti israeliani Pinchas Idan ha annunciato l'arresto immediato di tutti i decolli dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Si tratta, ha spiegato, di una protesta nei confronti della grande riforma giudiziaria avviata dal governo Netanyahu e contro il licenziamento del ministro della difesa Yoav Gallant.
Poco prima il leader della centrale sindacale Arnon Bar David aveva preannunciato uno sciopero generale in tutto il Paese se Netanyahu oggi non formerà quella riforma.
La riforma giudiziaria - Ma in cosa consiste la riforma di Netanyahu? Il Parlamento israeliano, la Knesset, è monocamerale ed è controllato dalla coalizione di governo. I tribunali svolgono un ruolo essenziale nel bilanciare le decisioni dell’esecutivo. La riforma, che prevede la riorganizzazione e l’indebolimento del sistema giudiziario, concederebbe al governo poteri pressoché illimitati. Sono quattro i punti su cui si basa il progetto. In primo luogo il governo avrà il controllo sulla nomina dei nuovi giudici della Corte Suprema.
La Knesset potrà in casi eccezionali annullare la decisione della corte. I tribunali non avranno più la capacità di rivalutare le decisioni adottate dal governo. E infine i ministri potranno ignorare le indicazioni dei consulenti legali. Quattro elementi che rafforzerebbero il governo e limiterebbero il potere della Corte Suprema.