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Sciopero all'aeroporto di Heathrow: British Airways cancella centinaia voli Protesta in vista anche in Argentina.
LONDRA - British Airways ha annunciato la cancellazione di centinaia di voli in vista dello sciopero di 10 giorni degli addetti alla sicurezza all'aeroporto di Heathrow, il più importante del Regno Unito, indetto dal sindacato Unite a partire da venerdì.
Si prevede che 32 voli al giorno da o per il principale 'hub' londinese saranno eliminati ogni giorno, ovvero il 5% di tutti quelli effettuati dalla compagnia nello scalo durante le vacanze di Pasqua. Sono esclusi i voli a lungo raggio.
A incrociare le braccia sono più di 1'400 addetti alla sicurezza di Heathrow che chiedono un aumento salariale come molte altre categorie impegnate nella protesta sindacale nel Regno. E nel periodo delle vacanze pasquali sono previsti altri scioperi, in particolare dei dipendenti pubblici rappresentati dalla Pcs Union. Tra le agitazioni quella del personale del British Museum (dal 6 al 12 aprile) e della British Library (dal 3 al 16 aprile).
Nel frattempo in Argentina una protesta di 24 ore indetta oggi dall'Amministrazione nazionale dell'aviazione civile dell'Argentina (Anac) per il 5 aprile rischia di ripercuotersi anche su tutto il traffico aereo nazionale ed internazionale del ponte di Pasqua, che va dal 6 al 9 aprile.
La misura, convocata dal sindacato Ate (Asociacion Trabajadores del Estado) riguarda infatti tutto il personale dell'Anac e, se portata a termine, determinerà la paralisi completa di tutti i voli nazionali ed internazionali nei 54 aeroporti del Paese con cancellazioni e ritardi che incideranno anche nei giorni successivi.
Motivo della protesta, si legge in un comunicato, è «il mancato compimento delle scadenze per gli adeguamenti salariali» a fronte di un'inflazione che secondo gli ultimi dati ufficiali ha superato il 100% annuale.
«Ad oggi non sono stati rispettati gli accordi e neanche l'impegno a convocare una nuova riunione per questa settimana», afferma il sindacato Ate-Anac, che chiede un aumento del 20% superiore a quello del 97% concordato nel negoziato collettivo dei lavoratori statali.
