Il Tar si mette di traverso sulla decisione del presidente della Provincia, che aveva dato l'ok alla cattura e all'uccisione dell'animale
TRENTO - La decisione del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che lo scorso 8 aprile aveva ordinato la cattura e l'abbattimento dell'animale dopo l'aggressione mortale nei confronti del runner trentino Andrea Papi, aveva fin da subito spaccato l'opinione pubblica italiana e non solo.
C'è infatti chi chiede di ridurre il numero degli esemplari presenti in Trentino, anche con la forza, e chi invece sostiene che si debba intervenire con un piano che possa rendere possibile la convivenza tra uomo e animale, anche prendendo a prestito il modello abruzzese, che consente di convivere con il plantigrado.
Ma mentre la discussione incalza, poco fa si apprende da un'agenzia di stampa italiana che il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Trento ha deciso di sospendere l'ordinanza di abbattere l'orsa Jj4. A renderlo noto, a mezzo social, è la Lega Anti Vivisezione (Lav Italia), impegnata a salvaguardare la vita e i diritti degli animali. Il tribunale ha quindi accolto le motivazioni formulate dalla stessa Lega, che aveva presentato ricorso contro l'ordinanza di abbattimento. «Gli orsi e i cittadini trentini hanno diritto a vivere in pace», ha esultato con un tweet la l'associazione animalista.
È la seconda volta che un'ordinanza di abbattimento per Jj4 viene sospesa. Nel giugno 2020, infatti, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva già chiesto di uccidere l'animale, a seguito di un'aggressione subita da due escursionisti.
Dunque per ora l'orsa è nuovamente salva.
+++VITTORIA LAV! +++👏
— LAV (@LAVonlus) April 14, 2023
TAR sospende l'esecuzione di #JJ4, accolte le motivazioni del nostro ricorso!!!
Battuta d'arresto all'arroganza del Presidente @MaurizioFugatti @ProvinciaTrento.
🐻Gli orsi e i cittadini trentini hanno diritto a vivere in pace pic.twitter.com/7ZneG7vDOS