Gli ambientalisti australiani di Action for Dolphins (AFD) hanno analizzato campioni di carne venduta online sul web giapponese.
TOKYO - Ordinano carne di delfino sul web, la analizzano e scoprono che contiene mercurio quasi 100 volte oltre il limite di sicurezza consentito. Succede in Giappone e a condurre il test sono gli attivisti di Action for Dolphins (AFD), organizzazione australiana che ha nella conservazione marina la propria missione. Il passo successivo al test dell'associazione é stata la denuncia alla polizia giapponese, affinché la carne tossica venga tolta dal mercato.
Una mossa portata avanti nell'interesse, sia dei consumatori, sia dei delfini stessi, oggetto ancora oggi di caccia, inquinamento e delle reti da pesca. Quanto ai livelli tossici riscontrati: dei due pacchetti contenente carni di delfino di Risso ricevuti dopo l’acquisto online, il primo ha superato il limite normativo di mercurio stabilito dal governo fino a 97,5 volte, mentre il secondo ha fatto registrare livelli 80 volte superiori al consentito.
Ora l'Afd spera di ottenere una risposta dalle autorità di Tokyo. «Sono molti i risultati nell'arco di un decennio che mostrano livelli potenzialmente tossici di mercurio nella carne di balena e delfino, venduta tramite Yahoo! Japan - accusa al Guardian, Hannah Tait, il numero uno di AFD - Mancano informazioni ed etichettatura e chiunque può acquistare la carne, comprese le donne incinte». E aggiunge: «Speriamo che lanciando questo reclamo la questione venga affrontata con urgenza», perché «la vendita di carne (tossica) di delfino è una violazione delle leggi giapponesi». Rispondendo ad una richiesta di chiarimento del quotidiano londinese, Yahoo!Giappone ha negato di offrire e vendere la carne del cetaceo.
Dopo che la corte di giustizia internazionale ha ordinando a Tokyo di porre fine caccia annuale alle balene nell'Oceano Antartico, dal 2014 la commercializzazione di carne di balena e delfini è stata sospesa da Rakuten, uno tra i più grandi rivenditori online del Giappone. Ma ora gli ambientalisti sperano di porre fine alla caccia dei delfini. Come quella che avviene nei pressi del villaggio giapponese di Taiji, teatro per un mese all'anno (da settembre a ottobre) dell'uccisione e della cattura di centinaia di esemplari, come testimoniato dal documentario premio oscar The Cove.
La denuncia alla polizia giapponese non è però il primo tentativo di metter stop alle mattanze in mare, infatti la richiesta di un procedimento penale era già stato formalizzato da Action for Dolphins nel 2021 ma allora i magistrati non avevano dato seguito all'azione legale.
Some of the faces we’ll never forget- and will continue fighting for until the cove is always blue. Help take action at: https://t.co/Dh3blDrreh#DolphinProject #LetsProtectDolphinsTogether pic.twitter.com/kGCiPirHaI
— Dolphin Project (@Dolphin_Project) April 11, 2023