Malgrado gli intensi sforzi diplomatici, anche l'ultimo tentativo di cessate il fuoco è stato violato.
KHARTUM - Dopo che ieri sera le fazioni rivali dell'esercito sudanese avevano concordato di rinnovare, poco prima della sua scadenza, una tregua di tre giorni, stamattina un annuncio del Comando generale delle Forze armate sudanesi e informazioni dei media confermano che è stato violato anche il quinto cessate il fuoco tra le parti che dal 15 aprile si combattono soprattutto a Khartum per il controllo del Sudan.
«Questa mattina i ribelli hanno lanciato un attacco, fallito, contro le nostre forze nell'area di Jabal Awliya», ha scritto su Facebook l'Ufficio del portavoce dell'Esercito riferendosi implicitamente a un villaggio nella parte centro-settentrionale del Sudan, a circa 40 km a sud della capitale Khartum. I soldati «sono riusciti a respingere l'attacco, a infliggere pesanti perdite» ai paramilitari e «a distruggere un certo numero di veicoli», viene aggiunto.
Anche a «Khartum continuano ad esserci pesanti scontri», riferisce il sito della Bbc. La proroga di altre 72 ore era stata accettata, scrive la Bbc, dapprima dall'esercito e poi dai paramilitari delle Rsf dopo «intensi sforzi diplomatici dei Paesi vicini, degli Stati Uniti, del Regno Unito e delle Nazioni Unite».