Il giornalista e attivista Roman Protasevich si trova in stato di arresto dal 2021.
MINSK - Un tribunale bielorusso ha condannato a otto anni di reclusione il giornalista e attivista Roman Protasevich, cofondatore ed ex direttore di Nexta: un canale Telegram che fu un punto di riferimento per i manifestanti durante le proteste antiregime del 2020 in Bielorussia.
Lo riporta Ria Novosti. Le accuse nei suoi confronti sono di palese matrice politica e vanno dall'"estremismo" al "tentativo di prendere il potere". Protasevich fu arrestato nel 2021 dopo che le autorità bielorusse costrinsero l'aereo di linea sul quale viaggiava ad atterrare a Minsk per un allarme bomba poi rivelatosi infondato.
Nello stesso processo, il tribunale di Minsk ha condannato a 20 anni di reclusione il fondatore di Nexta, Stepan Putilo, e a 19 l'ex direttore Yan Rudik: Putilo e Rudik sono però stati giudicati in contumacia. Le accuse nei loro confronti sono simili a quelle mosse a Protasevich e sono anch'esse ritenute di matrice politica. La pubblica accusa aveva chiesto dieci anni di reclusione per Protasevich.
Anche la fidanzata di Protasevich, Sofia Sapega, era sull'aereo Ryanair costretto ad atterrare a Minsk alla fine di maggio del 2021 e anche lei fu arrestata. Un anno dopo, la giovane è stata condannata a sei anni con l'accusa di aver gestito un canale Telegram che avrebbe pubblicato i dati personali di alcuni agenti delle forze di sicurezza bielorusse. Anche Sapega è considerata una prigioniera politica e potrebbe essere presto estradata in Russia.