È la tesi ventilata dall'Istituto per lo studio della guerra (Isw) statunitense riguardo all'esplosione di due droni a Mosca.
MOSCA - La Russia potrebbe aver orchestrato l'attacco di ieri con droni contro il Cremlino nel tentativo di trasmettere l'importanza della guerra alla popolazione russa, nonché di creare le condizioni per una più ampia mobilitazione sociale: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), come riportano i media ucraini.
Secondo il centro studi statunitense diversi segnali indicano che l'attacco potrebbe essere stato condotto da forze interne. Le autorità russe, spiega il think-tank, hanno recentemente adottato misure per rafforzare le proprie capacità di difesa aerea interna, anche nella stessa Mosca, ed è quindi «altamente improbabile» che due droni possano penetrare diversi strati di difesa aerea ed esplodere o essere abbattuti proprio «sopra il cuore del Cremlino», sotto le lenti delle telecamere, afferma Isw.
Le immagini di geolocalizzazione del gennaio scorso mostrano le autorità russe che dispiegano sistemi missilistici antiaerei Pantsir vicino a Mosca per creare perimetri di difesa aerea intorno alla città, ricordano gli esperti commentando che se l'attacco fosse stato lanciato da Kiev rappresenterebbe «un notevole imbarazzo per la Russia»