Le piogge torrenziali notturne degli ultimi due giorni hanno provocato alluvioni e frane nelle province del nord.
KIGALI - Ricerca dei morti, migliaia di case distrutte, strade interrotte: il Ruanda continua anche oggi la valutazione dei danni provocati dalle inondazioni, il cui bilancio è salito a 130 vittime. Le piogge torrenziali notturne degli ultimi due giorni hanno provocato alluvioni e frane nelle province del nord, dell'ovest e del sud.
«Il bilancio delle vittime è ora di 130», ha detto Alain Mukuralinda, portavoce del governo ruandese, aggiungendo che si cercano cinque persone ancora disperse. I feriti sono 77, 36 dei quali stamattina ancora ricoverati.
«Al momento non conosciamo il numero totale dei senzatetto, il conteggio è in corso. Quello che sappiamo è che più di 5'100 case sono state distrutte e ospitavano tutte delle famiglie», ha continuato il portavoce. Nel distretto di Karongi, nella provincia occidentale, più di 370 famiglie, cioè oltre 1'440 persone, sono state trasferite in rifugi temporanei dopo che le loro case sono state distrutte, secondo l'emittente pubblica ruandese Rba.