Il velivolo apparteneva alle forze di Zelensky che ne avevano perso il controllo.
KIEV - L'aeronautica ucraina ha riferito che il drone abbattuto ieri sera nei cieli di Kiev apparteneva alle forze ucraine e se ne era perso il controllo.
«Il 4 maggio, intorno alle 20:00 nella regione di Kiev, durante un volo, l'UAV Bayraktar TB2 ha perso il controllo», scrive la forza aerea su Telegram. «Poiché la presenza incontrollata di Uav nel cielo della capitale poteva portare a conseguenze indesiderabili», il velivolo «è stato distrutto. Probabilmente si tratta di un malfunzionamento tecnico, i motivi sono in fase di accertamento. Non ci sono state vittime o feriti a seguito di operazioni e la caduta del relitto dell'Uav».
Dieci mila operatori di droni sono già stati addestrati in Ucraina nell'ambito del progetto "Esercito di droni": lo ha detto in tv il vice premier per l'innovazione e ministro della trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, come riporta Ukrainska Pravda.
Intanto, I funzionari russi stanno probabilmente sfruttando l'attacco al Cremlino di mercoledì scorso per cancellare in un maggior numero di città le parate previste il 9 maggio, Giorno della Vittoria: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw).
Fonti russe hanno riferito che sono state già cancellate le parate in 21 città della Russia e della Crimea occupata, senza una giustificazione ufficiale o per motivi di sicurezza, scrive il centro studi statunitense.
Secondo gli analisti dell'Isw, il Cremlino vuole usare l'attacco non solo per cancellare gli eventi del 9 maggio, ma anche per presentare la guerra in Ucraina come una minaccia esistenziale per il Paese. Mosca spera probabilmente di limitare gli eventi del 9 maggio per nascondere il degrado delle forze armate russe, in quanto alle parate vengono normalmente sfoggiati gli armamenti più avanzati, molti dei quali sono impiegati nella guerra in Ucraina o sono stati distrutti nei combattimenti.
Il Cremlino spera di limitare gli eventi del 9 maggio anche per timore che le celebrazioni in onore dei militari deceduti possano diventare una potenziale fonte di protesta interna a causa dell'elevato numero di vittime in Ucraina.
La Cina, infine, continuerà «a facilitare i colloqui per la pace ed è pronta a mantenere la comunicazione e il coordinamento con la Russia per dare un contributo concreto a una soluzione politica della crisi» in Ucraina. È quanto ha detto il ministro degli Esteri Qin Gang all'omologo russo Serghiei Lavrov, in un incontro avuto giovedì a margine della ministeriale Esteri dei Paesi Sco di Goa, in India. Lavrov, nel resoconto della Xinhua, ha replicato che Mosca dà importanza al «documento di posizione» cinese sulla soluzione politica della crisi ucraina, concordando sui principi di base, ed è pronta a mantenere una stretta comunicazione.