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MONDOLo Stato uccide. Ancora. E sempre di più per la droga

16.05.23 - 06:30
Nel suo ultimo rapporto sulla pena capitale, Amnesty international tira un bilancio su quanto avvenuto nel mondo nel corso del 2022
Reuters
Lo Stato uccide. Ancora. E sempre di più per la droga
Nel suo ultimo rapporto sulla pena capitale, Amnesty international tira un bilancio su quanto avvenuto nel mondo nel corso del 2022

MONDO - Lo Stato uccide. Ancora. E lo fa soprattutto per reati di droga. È quanto emerge dall'ultimo rapporto sulla pena di morte redatto da Amnesty International e che tratta le esecuzioni avvenute nel 2022.

Stando allo studio, nel mondo sono state inflitte almeno 2'016 condanne a morte in 52 Paesi e 883 sono state eseguite in "solo" venti Paesi ricorrendo alla decapitazione, all'impiccagione, alla fucilazione e all'iniezione letale, con un aumento del 53% rispetto al 2021 e che rappresenta un record considerando gli ultimi cinque anni. Nel 2017, infatti, vennero censite 993 esecuzioni.

Il boia è stato chiamato particolarmente in causa in Medio Oriente e Nord Africa dove, esclusa la Cina, sono state eseguite il 93% delle condanne note a livello globale. Solo in Iran sono state uccise 576 persone - molte solo per aver esercitato il proprio diritto di protestare, e 196 in Arabia Saudita - di cui 81 in un solo giorno.

Come precisato nel rapporto, «i Paesi della regione del Medio Oriente e del Nord Africa hanno violato il diritto internazionale, aumentando le esecuzioni nel 2022 e mostrando un insensibile disprezzo per la vita umana».

Esecuzioni sono avvenute anche negli Stati Uniti (18) ed Egitto (24). Altre ancora sono avvenute in Afghanistan, Myanmar e Singapore. Queste tre, insieme a Kuwait e Stato della Palestina, hanno ripreso le esecuzioni proprio nel 2022. In Europa solo la Bielorussia in una sola occasione ha fatto ricorso alla pena capitale.

In alcuni Paesi (Cina, Corea del Nord e Vietnam) è noto che lo stato abbia fatto ampio ricorso al boia - almeno mille volte all'interno dei confini del gigante asiatico - ma non ci sono cifre precise in quanto gelosamente custodite grazie al segreto di Stato.

Reati per droga nel mirino - Nel rapporto si legge ancora che lo scorso anno le messe a morte per reati legati alla droga sono più che raddoppiate e rappresentano oggi il 37% del totale. Queste, «violano il diritto internazionale sui diritti umani, secondo il quale le esecuzioni dovrebbero essere eseguite solo per i 'crimini più gravi', ossia quelli che comportano un'uccisione intenzionale.».

Gli Stati che hanno eseguito queste esecuzioni sono in particolare Cina, Arabia Saudita (57), Iran (255) e Singapore (11). È probabile siano avvenute anche in Vietnam. «È importante notare che spesso sono le persone provenienti da ambienti svantaggiati a essere colpite in modo sproporzionato da questa punizione disumana».

A puntualizzarlo è Agnès Callamard, Segretaria Generale di Amnesty International. «È tempo che i governi e le Nazioni Unite aumentino la pressione sui responsabili di queste palesi violazioni dei diritti umani e garantiscano l'introduzione di garanzie internazionali».

C'è ancora speranza - Nonostante l'anno buio, non manca un barlume di speranza. Kazakistan, Papua Nuova Guinea, Sierra Leone e Repubblica Centrafricana hanno infatti abolito la pena di morte per tutti i reati, mentre la Guinea Equatoriale e lo Zambia non ne faranno più uso per i reati ordinari.

Ciò vuol dire che «a dicembre 2022, 112 paesi avevano abolito la pena capitale per tutti i reati e nove Paesi l'avevano abolita per i reati ordinari. Lo slancio positivo è proseguito con l'adozione da parte della Liberia e del Ghana di misure legislative per la sua abolizione, mentre le autorità dello Sri Lanka e delle Maldive hanno dichiarato che non ricorreranno all'esecuzione delle sentenze capitali. Anche il Parlamento malese ha presentato proposte di legge per l'abolizione della pena di morte obbligatoria».

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COMMENTI
 

Pincopallinopinco777 1 anno fa su tio
se lo stato la venderebbe lui nelle farmacia con il controllo delle autorita ci sarebbero piu soldi per lo stato e meno per la criminalita e sicuramente calerebbe la richiesta e il potere alle organizzazioni criminali diminuirebbe.Ci sarebbe la sostanza in dosi giuste e pura la sostanza senza tagli velenosi e controllata.

Taurus57 1 anno fa su tio
Se sono per gravi reati di droga non ci si dovrebbe stupire. Quante vite portano via quei delinquenti che la spacciano? Troppe e a mali estremi estremi rimedi, la piaga dello spaccio va sradicata, il problema è che pure VIP e politici ne fanno uso e quindi...

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Ad ogni azione corrisponde una reazione contraria. Purtroppo in molti Stati i diritti non sono percepiti come in Europa. Semmai vi saranno dei cambiamenti culturali, ci vorranno numerose generazioni e rivoluzioni. Ma dubito che succederà.

Don Quijote 1 anno fa su tio
Siamo alle solite, l'occidente vorrebbe convertire il resto del mondo a sua immagine e somiglianza, perché siamo i custodi della verità e della morale, siamo i buoni, i migliori, le nostre paure e i nostri problemi devono essere anche quelli degli altri. Non è così, in molti paesi protestare non è un diritto, il matrimonio gay non è considerato, la donna non ha gli stessi privilegi dell'uomo, la CO2 come il lavoro minorile non sono un problema, ecc. La pena di morte in alcuni paesi è vista come uno strumento per evitare che un uomo uccida un altro uomo, sono questioni arbitrarie e culturali.

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Traspare una sottile fascinazione verso gli Stati che esprimono i ‘valori’ da lei elencati, ma sono sicuro di sbagliarmi. In ogni caso non è certo l’Occidente ad avere la facoltà di cambiare ciò che avviene in alcuni Stati (infatti, al netto di alcuni casi singoli, l’’esportazione della democrazia non ha avuto molto successo, quindi può stare tranquillo, questo rischio è basso). Comunque, questi temi di cui lei parla hanno toccato da vicino anche la cultura europea in passato, quindi il discorso dei diritti (esiste anche una carta internazionale dei diritti dell’uomo) è il risultato di secoli di diritto mancati.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Siamo alle solite, per bieco antioccidentalismo o forse semplice ignoranza si scrivono bestialità del genere. Morire perchè si protesta è INACCETTABILE , in ogni luogo e tempo, e chi può deve farlo capire a certi governi tro gloditi. Altro che fare finta di nulla, come sottointende il nostro Don Chisciotte, perché sono usi e costumi altrui.
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