Lei si chiama Noelle Dunphy ed è l'ex assistente del legale: chiede 10 milioni di dollari.
WASHINGTON - Scandalo a luci rosse per Rudy Giuliani. Una sua ex dipendente gli ha intentato una causa civile da 10 milioni di dollari per molestie e aggressione sessuale, furto salariale e altri «comportamenti scorretti».
Noelle Dunphy era stata assunta dall'ex sindaco di New York e avvocato di Donald Trump nel gennaio 2019. Secondo la denuncia Giuliani «fece di tutto per assumerla» offrendole «un'opportunità irripetibile» e uno stipendio di 1 milione di dollari l'anno.
Abusi «sono iniziati subito» - Ma, ha rivelato Dunphy, l'offerta era solo «una farsa», motivata dal desiderio dell'ex sindaco di «avere un rapporto sessuale» con lei, tanto che gli abusi «sono iniziati subito». Giuliani «ha messo in chiaro che soddisfare le sue esigenze sessuali» era un requisito del lavoro, accusa Dunphy rivelando che l'ex sindaco voleva «continuamente fare sesso» ed era «indifferente» al fatto che lei volesse o meno.
Un portavoce dell'avvocato ha negato «con forza» le accuse. «La carriera e il servizio alla comunità del sindaco Giuliani parlano da sé», ha detto all'Associated Press Ted Goodman assicurando battaglia contro la denuncia.