Prima l’inseguimento dei paparazzi poi l'incidente: momenti di paura per Harry e Meghan a New York.
NEW YORK - La tragedia di Diana e Dodi sotto il ponte dell'Alma incombe su Harry e Meghan: per due ore ieri notte i duchi di Sussex sono stati coinvolti in un inseguimento in auto «quasi catastrofico» da paparazzi «molto aggressivi» nel cuore di Manhattan.
Harry, Meghan e la mamma di lei, Doria Ragland, avevano appena lasciato lo Ziegfield Theatre dove la duchessa, al centro dei Women of Vision Awards della Ms Foundation, era stata premiata dalla leggendaria femminista Gloria Steinem, quando una dozzina di paparazzi hanno cominciato a inseguire il Suv su cui i tre erano saliti a bordo.
La caccia al secondogenito di Carlo e alla sua famiglia è proseguita «implacabile», con i fotografi in auto, moto e scooter che salivano sui marciapiedi e passavano col rosso incuranti dei sensi vietati, così come dei tentativi della polizia di fermarli. Almeno secondo la loro versione.
Uno stalker a Montecito
Proprio ieri inoltre un uomo sospettato di essere uno stalker è stato fermato fuori dalla villa dei Sussex a Montecito, in California: Kevin Garcia Valdovinos, 29 anni, era stato notato mentre era appostato fuori dalla tenuta dove erano rimasti i figli della coppia, Archie e Lilibet.
Nel frattempo a New York si «sfiorava la tragedia»: nella vana speranza di seminare gli inseguitori, Harry, Meghan e Doria a un certo punto hanno abbandonato il Suv e sono saltati su un taxi. Harry avrebbe filmato tutto col cellulare.
«I duchi e la signora Ragland sono stati coinvolti in un inseguimento quasi catastrofico di quasi due ore per mano di paparazzi altamente aggressivi. L'interesse per figure pubbliche non dovrebbe mai mettere in pericolo la sicurezza di chiunque», ha stigmatizzato un portavoce della coppia.
La morte di Diana inseguita dai paparazzi
Era la prima volta che Harry e Meghan si facevano vedere assieme dopo che lui, da solo, aveva partecipato alla cerimonia per l'incoronazione del padre Carlo e della matrigna Camilla.
Diana è rimasta uccisa nel 1997 in un incidente d'auto a Parigi mentre l'auto in cui si trovava col fidanzato Dodi al Fayed veniva inseguita dai paparazzi. Harry, in un'intervista alla Bbc, ha paragonato una volta i fotografi a «una muta di cani» che non le dava mai tregua: «Ogni volta che usciva, le erano addosso, inseguendola, molestandola, sputando su di lei al solo scopo di ottenere una reazione».