Oggi è ancora allerta rossa: non solo allarme smottamenti per strade e case, registrati primi casi di furti nelle abitazioni abbandonate.
RAVENNA - La distesa d'acqua che ricopre, come fosse un lago, quella che fino alla settimana scorsa era l'aria agricola di Ravenna, da sola spiega il perché ancora oggi è allerta rossa a in varie zone dell'Emilia Romagna. E la conta dei danni per l'agricoltura si fa sempre più drammatica con 5 mila aziende andate distrutte, danno gravissimo per il Belpaese.
Emergenza agricola e per la zootecnia - Coldiretti, principale associazione italiana di rappresentanza del mondo agricolo, ha parlato di 400 milioni di chili di grano andati persi nella regione alluvionata - dove si produce circa il 30% del grano tenero nazionale - e di ingenti danni ai frutteti (kiwi, peschi, albicocche, pere, ciliegi): 15 milioni le piante da espiantare e reimpiantare. Ma a soffrire sono anche gli allevamenti, che hanno visto morire a migliaia i propri animali, con «oltre 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna» da salvare e che ora necessitano di «protezione, acqua e cibo».
Sciacallaggio - A far paura non sono però solo acqua, fango e il rischio del cedimento dei terreni sotto strade e abitazioni, ma c'è anche il timore di furti all'interno delle case abbandonate. A finire in manette nella giornata di ieri sono state due persone, che avevano offerto aiuto a una coppia di anziani, per pulire la loro abitazione. I due sfortunati si sono però accorti di essere stati derubati di circa sei mila euro in contanti poco dopo che i due "volontari" si erano allontananti, immediato l'allarme e il conseguente arresto della coppia di sciacalli.
Il sole per ora non basta - Nonostante la meteo sembra dare una tregua con sole e caldo, nei fatti non è così. Una voragine ha infatti reso necessaria l'evacuazione di una palazzina di dodici appartamenti a Forlì, 216 le persone messe in sicurezza. Lo sforzo dei soccorsi resta massimo, oltre all'esercito, ai volontari e alle forze dell'ordine sono i vigili del fuoco a distinguersi con 4,963 interventi portati a termine fino a oggi (1,148 a Bologna, 2,089 a Ravenna, 1,362 a Forlì, 364 a Rimini) e con un massiccio impiego di uomini - oggi 879, ieri oltre 1100 - e di mezzi: 7 anfibi, 35 natanti, 14 pompe e idrovore, 4 elicotteri e 10 droni.
Restano complicati gli spostamenti. A questo proposito la Polizia ha reso noto di non recarsi a Forlì, Cesena, Ravenna dove le strade secondarie, invase da fango e acqua, devono essere lasciate sgombre per il passaggio dei mezzi di soccorso. In Provincia di Modena frane hanno colpito la strada provinciale tra Sestola e Roncoscaglia e la Provinciale 3 Via Giardini, causandone la chiusura.
«Terminata l'emergenza nel Ravennate» - Non mancano infine le buone notizie, l'acqua, seppur lentamente, si ritira da Cesena, Forlì e Faenza. Mentre nella tarda mattinata il Prefetto di Ravenna ha dichiarato «la fine della fase dei soccorsi d'emergenza nel Ravennate», con la necessità ora di concentrare «tutti gli sforzi sul territorio, per arginare le esondazioni»