Il numero di attentati di aderenti all'ideologia di destra è aumentato vertiginosamente negli Stati Uniti.
WASHINGTON - Gli Stati Uniti corrono un rischio maggiore di attacchi terroristici interni da parte di "lupi solitari" di estrema destra anche a causa di una retorica «aggressiva e provocatoria» da parte dei repubblicani. È l'allarme lanciato dai ricercatori dell'università del Maryland.
Secondo loro dal 2016 a oggi il numero di attentati di aderenti all'ideologia di destra è aumentato vertiginosamente poiché le «bugie repubblicane» sulle interferenze nelle elezioni e gli insulti razzisti sulle minoranze hanno favorito la radicalizzazione di singoli individui.
Con l'aumentare della minaccia del terrorismo interno di destra, i ricercatori affermano che gli individui, piuttosto che i gruppi organizzati, hanno ora molte più probabilità di commettere quelli che gli analisti chiamano «crimini ispirati dall'ideologia estremista». Michael Jensen, il ricercatore che ha guidato lo studio sul terrorismo interno, ha affermato che il 70% delle persone che commettono atti terroristici negli Stati Uniti sono individui o fanno parte di piccoli gruppi di tre o quattro persone.
Secondo i dati, inoltre, il 95% dei terroristi interni sono di estrema destra: suprematisti bianchi, Proud Boys, gruppi anti-immigrati e gruppi anti-governativi. E dal 2016 c'è stato un preoccupante aumento degli attacchi, mentre prima se ne segnalavano 150 l'anno, oggi il numero è balzato a circa 300-350 casi, ha affermato Jensen, con un picco nel 2021 dopo la rivolta a Capitol Hill.