La dislocazione di soldati lungo il confine conferma le parole del ministro della difesa serbo, Milos Vucevic. Disordini a Zvecan.
BELGRADO / PRISTINA - A causa della situazione estremamente critica e di alta tensione nel nord del Kosovo, l'Esercito serbo resterà in stato di massima allerta fino a venerdì prossimo. Lo ha detto oggi il ministro della difesa Milos Vucevic, confermando la dislocazione di truppe lungo la linea di confine tra Serbia e Kosovo.
«Tali unità sono pronte a espletare ogni compito e ordinanza che giunga dal comandante supremo delle Forze armate (il presidente Vucic, ndr), nella speranza che si trovi una soluzione politica», ha detto Vucevic citato dai media. Il ministro della difesa ha al tempo stesso criticato la Kfor, la Forza Nato in Kosovo, che a suo dire prenderebbe le difese della polizia kosovara e degli 'usurpatori della democrazia' piuttosto che della popolazione serba.
Gli uomini della Kfor con cordoni di sicurezza - Definendo inammissibile una situazione per cui dei sindaci e chiunque altro debbano recarsi al lavoro scortati da blindati e da agenti pesantemente armati, Vucevic ha detto che l'Esercito serbo è in costante contatto con Kfor, e che stamane il capo di stato maggiore, generale Milan Mojsilovic ha parlato con il comandante della Kfor, il generale italiano Angelo Michele Ristuccia che ha ribadito l'impegno della Forza Nato a preservare la pace e a evitare scontri con la popolazione serba.
Intanto oggi - secondo un'agenzia Reuters - sono stati dislocati uomini della Nato a formare cordoni di sicurezza attorno a quattro municipi nella città di Leposavic in Kosovo per controllare i serbi che protestano contro i sindaci di etnia albanese. Disordini a Zvecan, dove la Polizia di stato del Kosovo ha usato gas al pepe per respingere una folla di serbi che ha sfondato una barricata di sicurezza cercando di entrare con la forza nel municipio.
La diplomazia Usa - Mentre resta l'alta tensione al nord, l'ambasciatore americano a Pristina Jeff Hovenier ha incontrato la presidente kosovara Vjosa Osmani, affermando che è importante non fare uso della forza per consentire l'ingresso dei sindaci nelle sedi municipali dei Comuni serbi al nord. Una posizione questa, ha osservato, che è condivisa dagli altri Paesi del Quint - Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia.
Prima di vedere Osmani, l'ambasciatore Usa ha incontrato i nuovi sindaci (di etnia albanese) di Zvecan e Zubin Potok. Nonostante fossero stati invitati i sindaci dei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba, all'incontro non si sono presentati quelli di Leposavic e Mitrovica nord, entrambi del partito 'Autodeterminazione' (Vetevendosje, VV), la forza di maggioranza guidata dal premier Albin Kurti. L'incontro con i sindaci si è tenuto nella sede della rappresentanza Ue a Pristina, presente il capo della rappresentanza Tomas Szunyog.
In Serbia allarmi bomba - Nel frattempo allarmi bomba sono giunti stamane a decine di scuole e istituti professionali in diverse città della Serbia. Dopo l'evacuazione di tutti i locali, sono cominciati i controlli da parte di polizia, artificieri e unità antiterrorismo. Allarmi analoghi giunti in passato a scuole ma anche ad altre istituzioni pubbliche e private si erano rivelati tutti falsi.