Berna conferma che durante gli scontri di ieri al nord del Kosovo non erano presenti militi elvetici.
PRISTINA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha criticato aspramente oggi gli attacchi perpetrati ai danni di 30 militari della missione Kfor in seguito ai violenti scontri avvenuti ieri sera nel nord del Kosovo, esortando alla calma e alla pace all'interno del paese. Nessuno membro del contingente svizzero Swisscoy è rimasto ferito.
«La Svizzera sostiene gli sforzi per la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo», si legge in un Tweet pubblicato oggi dal DFAE. La Confederazione «condanna fermamente le azioni violente dei manifestanti» avvenute ieri a Zvecan e rivolte anche contro la Kosovo Force (Kfor) presente nella regione per garantire e per mantenere un contesto pacifico e sicuro. «Qualsiasi atto di provocazione dovrebbe essere evitato da tutte le parti coinvolte», ha aggiunto il DFAE.
In un altro tweet, la ministra elvetica della difesa Viola Amherd ha elogiato l'impegno della Kfor e ringraziato tutti coloro che stanno lavorando per la stabilità del paese. «Gli eventi in Kosovo dimostrano quanto sia importante il dispiegamento della Kfor», ha cinguettato la numero uno del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
La Forza Nato in Kosovo ha reso noto in un comunicato odierno che fra i 30 militari rimasti feriti, 11 fanno parte del contingente italiano e 19 di quello ungherese. Tutti hanno riportato lesioni multiple, comprese fratture e ustioni causate da ordigni incendiari esplosivi improvvisati.
Contattato da Keystone-ATS, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha reso noto oggi che tra i militari feriti non ci sono tuttavia svizzeri. Una portavoce di Swissint, il centro di competenza dell'esercito per la promozione della pace all'estero, ha fatto sapere che «i soldati che si trovavano sul luogo degli eventi a Zvecan fanno parte del battaglione di riserva tattico del Kosovo (KTRBN), il quale ha il compito di disperdere gli assembramenti di persone».
«La Svizzera non svolge alcun compito in questo ambito. Di conseguenza, nessun membro della Swisscoy era presente a sul luogo degli scontri», ha aggiunto.
Zvecan, comune a maggioranza serba
Le truppe della Kfor sono intervenute ieri a Zvecan per disperdere i dimostranti serbi che hanno manifestano davanti alla sede del Municipio locale per protestare contro l'insediamento del nuovo sindaco di etnia albanese.
Zvecan è uno dei quattro principali Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba alla cui guida sono stati eletti il 23 aprile scorso nuovi sindaci di etnia albanese a causa del boicottaggio elettorale dei serbi.
Sulla base della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu del 1999, la Kfor, le cui truppe sono sotto il comando della NATO, ha il mandato di garantire la libertà di movimento e un ambiente sicuro per tutte le persone che vivono in Kosovo, indipendentemente dall'appartenenza etnica e religiosa.