Tutti sono stati ascoltati dai carabinieri una volta tratti in salvo, ma non è stato possibile sentire nuovamente gli agenti del Mossad
SESTO CALENDE - Procedono a rilento le operazioni di recupero della barca turistica che è naufragata domenica a Sesto Calende (Varese), sul Lago Maggiore.
L'incidente ha provocato la morte di quattro persone, due 007 italiani di 62 e 52 anni, un 53 enne agente del Mossad in congedo e una 50 enne russa e compagna dello skipper, indagato per omicidio e naufragio colposi.
A quanto è emerso tutte e ventuno le persone sopravvissute, tredici dipendenti del servizio di sicurezza israeliano e otto dell'intelligence italiana, portati a riva grazie a un gruppo di giovani a bordo di un'altra imbarcazione, sono stati ascoltati dai carabinieri una volta a terra.
«Siamo stati sorpresi da una tempesta mentre stavamo rientrando», hanno raccontato, «in pochi attimi siamo finiti in acqua dopo che si è capovolta». Non ci sarebbe però stato modo di sentire nuovamente gli agenti del Mossad, vista la repentina ripartenza a bordo di un jet privato per "trasporti sensibili", arrivato direttamente da Israele.
L'inchiesta della Procura di Busto Arsizio (Varese), si concentra quindi sul concorso di cause che ha provocato il naufragio, mentre non è oggetto di indagine il motivo per il quale due gruppi di agenti governativi si trovassero sulla "Goduria" e se vi fosse o meno in corso un meeting tra 007.