La Russia accusa Kiev di aver voluto fermare la sua avanzata, la Germania sostiene esattamente il contrario
KIEV - Kiev ha commesso «un atto di terrorismo» attaccando la diga di Kakhovka e provocando inondazioni con lo scopo di «impedire le operazioni offensive dell'esercito russo» sul fronte di Kherson. Lo ha detto il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, accusando gli ucraini di avere anche aumentato lo scarico delle acque da una diga a monte, quella di Dnipro, per rendere più gravi le inondazioni. «Questo fatto - ha affermato Shoigu - mostra un sabotaggio su vasta scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev». La Russia in serata ha poi chiesto alla comunità internazionale di «condannare l'atto criminale» commesso da Kiev.
La prospettiva tedesca - Secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, invece, è accaduto esattamente il contrario. L'esplosione della diga è «da tutto quello che può sembrare, un'aggressione da parte della Russia per fermare l'offensiva dell'Ucraina che vuole difendere il proprio Paese». L'attacco alla diga sarebbe del tipo che si «è temuto a lungo» e che apre a «una nuova dimensione» del conflitto, ha detto Scholz in un'intervista a Rtl che sarà trasmessa questa sera ed è stata anticipata dall'agenzia Dpa.
L'Onu e la mancanza d'informazioni indipendenti - «Le Nazioni Unite non hanno accesso a informazioni indipendenti sulle circostanze che hanno portato alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina, ma una cosa è chiara: questa è un'altra devastante conseguenza dell'invasione russa».
Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Stiamo vedendo gli effetti nella città di Kherson, di Nova Kakhovka e in altre 80 città e villaggi lungo il fiume Dnipro - ha sottolineato - E aggiunge minacce alla centrale nucleare già altamente minacciata di Zaporizhzia».
«La diga già minata da tempo» - «Non capisco come possano esserci dubbi al riguardo. Entrambe le costruzioni si trovano nei territori temporaneamente occupati dalla Russia. Né i bombardamenti né qualsiasi altra influenza esterna sarebbero stati in grado di distruggere le strutture. L'esplosione è avvenuta dall'interno». Lo afferma in una nota Andriy Yermak, capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, aggiungendo: «Sappiamo che le truppe russe avevano minato la stazione idroelettrica nei primi giorni dell'invasione su larga scala, quindi l'esplosione premeditata è l'unica spiegazione plausibile. Tutte le teorie alternative non sono altro che false narrazioni della propaganda russa».
Berlino aiuterà Kiev - «Saremo al fianco dell'Ucraina per superare questo disastro nel mezzo della criminale guerra di aggressione condotta da Putin». Lo ha scritto su Twitter la ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, in merito all'esplosione della diga di Kakhovka. Faeser ha annunciato aiuti imminenti alle persone evacuate, aggiungendo che «distruggere le infrastrutture civili, privare le persone dei loro mezzi di sostentamento, distruggere la terra e la natura: tutto questo dimostra ancora una volta una brutalità inconcepibile».