Cerca e trova immobili
L'aggressore ha urlato: «In nome di Gesù Cristo»

FRANCIAL'aggressore ha urlato: «In nome di Gesù Cristo»

08.06.23 - 14:42
Uno dei piccoli è stato elitrasportato a Ginevra. Uno degli adulti feriti è stato colpito sia dalle coltellate che dalla polizia
keystone-sda.ch (JEAN-CHRISTOPHE BOTT)
L'aggressore ha urlato: «In nome di Gesù Cristo»
Uno dei piccoli è stato elitrasportato a Ginevra. Uno degli adulti feriti è stato colpito sia dalle coltellate che dalla polizia

ANNECY - La prima ministra Elisabeth Borne e il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin sono in procinto d'arrivare ad Annecy, dove questa mattina è avvenuta l'aggressione all'arma bianca che ha causato il ferimento di sei persone, compresi quattro bambini che hanno un'età che va da un anno e 10 mesi a tre anni. Due di essi sono di nazionalità britannica e olandese. «Siamo scioccati da questo atto atroce e indicibile» ha dichiarato Borne. Due delle piccole vittime sono fratello e sorella.

Tre persone sono in gravissime condizioni: sarebbero due bambini e un adulto. Uno dei piccoli feriti è stato elitrasportato d'urgenza a Ginevra, all'HUG. Il portavoce della struttura ha confermato: «Abbiamo in effetti accolto un solo bambino». Non ne saranno ricoverati altri, aggiunge.

I dettagli della procuratrice - La procuratrice Line Bonet-Mathis ha dichiarato di aver aperto un'inchiesta per tentato assassinio. «Il movente deve essere determinato» ma viene escluso il terrorismo. Tutti i quattro bambini colpiti dalle coltellate sono in condizioni critiche, ha aggiunto Bonet-Mathis. Due gli adulti feriti: uno lievemente dalle coltellate mentre l'altro è stato colpito sia dall'aggressore che da uno o più colpi d'arma da fuoco sparati dalla polizia «verosimilmente durante l'arresto del sospetto», ha spiegato ancora la procuratrice. Uno di essi ha 78 anni.

Un testimone oculare citato da BFMTV dice di aver visto due bambini e una donna a terra e di aver assistito alla seconda fase dell'aggressione «contro una persona anziana». Quindi l'uomo si sarebbe scagliato contro un altro nucleo famigliare. In un video lo si sente urlare «In nome di Gesù Cristo».

L'identikit del presunto responsabile - L'uomo arrestato è un cittadino siriano nato nel 1991. Di recente aveva ottenuto lo status di rifugiato in Svezia - il che gli permetteva di circolare liberamente nel territorio dell'Unione europea - e si trovava in Francia come richiedente l'asilo. I suoi documenti sono in ordine e non aveva precedenti di polizia, hanno confermato le autorità. Alcuni video che circolano sui social lo mostrano mentre viene inseguito da un agente nel parco e cerca di colpirlo. Tra le coltellate e il momento dell'arresto sarebbero passati quattro minuti.

Residenti di Annecy spiegano che il 32enne era una presenza abituale ad Annecy e passava giornate intere in quel parco, sempre da solo. Secondo Le Parisien l'uomo è sposato con una donna svedese e ha un figlio dell'età di tre anni. Una fonte vicina al dossier citata da BFMTV indica che l'uomo aveva con sé al momento dell'arresto un libro di preghiere cristiano e portava una croce. Nel suo fascicolo per la richiesta d'asilo si dichiarava "cristiano di Siria".

Bonet-Mathis ha aggiunto che l'uomo non ha precedenti psichiatrici noti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE